Fabio Cantarella, le tue ultime esternazioni sulla politica catanese e siciliana in generale hanno suscitato scandalo. Come lo spieghi?
Perché ormai c’è una rassegnazione verso questo modo di gestire i ruoli istituzionali e di partito. E invece io dico che questo è il momento in cui dobbiamo reagire e chi non condivide certi metodi deve esprimere forte il proprio dissenso.
C’è chi dice che “sei contro tutti”: cosa rispondi?
Come se fosse importante quello che dico o come lo dico, piuttosto che quello che emerge dalle indagini. I tempi sono mutati, oggi chi va contro il sistema viene screditato e isolato. I miei rapporti rimangono ottimi con la stragrande maggioranza della classe politica e istituzionale, fatta di gente onesta che sente il dovere che discende dal ruolo.
Di recente te la sei presa anche con Valeria Sudano…
Perché secondo lei è giusto che l’onorevole Sudano che con Luca Sammartino condivide quella segretaria in parte oggetto delle indagini, continui a fare il commissario provinciale? Lei che ne pensa?
Ci spieghi, in sintesi, la tua posizione sulla vicenda Sammartino-Lega? Ma non è che tu ti sei “svegliato” in ritardo?
Ad onore del vero sia io che, per essere sinceri sino in fondo, l’on. Nino Minardo ci opponemmo all’ingresso di Sammartino nella Lega con tutte le nostre forze. Questo già quando soltanto si vociferava di un suo avvicinamento al nostro Partito. Poi Matteo Salvini, dopo un incontro a Roma promosso dall’on. Anastasio Carra, ci impose la sua decisione di fare entrare Sammartino, Pullara e altri.
Le dico di più: io auguro a tutti gli indagati innocenti di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati. Mi batterei affinché un innocente, che sia realmente tale, potesse avere giustizia.
Ciò che non accetto dagli attuali vertici nazionali e regionali del mio partito, sono gli applausi a Sammartino e le dichiarazioni inaccettabili con cui si è tentato di sminuire la gravità dei fatti parlando di breve pit stop. E poi quel vergognoso attacco ai magistrati che fanno il proprio dovere, bisogna avere rispetto della magistratura e della sua indipendenza perché in uno stato democratico ciò essenziale.
Ci racconti cosa è accaduto realmente nei tuoi rapporti con il sindaco Trantino? E come –secondo te- il sindaco si sta comportando sui temi della legalità?
Non ho più rapporti con Enrico Trantino e non sento di doverne avere o dirgli alcunché.
Il consigliere Alessandro Campisi di recente ti ha accusato in consiglio comunale: cosa rispondi?
Nulla da dire neanche a Campisi, giusto che esprima le sue idee secondo la propria cultura e militanza. Ognuno è libero di pensarla come crede. In ogni caso preferisco un Campisi che dice apertamente quel che pensa, rispetto a mister x che tenta di screditarmi in modo vile mettendo in giro cose false senza metterci la faccia.
Tu appartiene storicamente alla destra, come vedi oggi la destra in Sicilia e in Italia?
Benanti, scusi mi pare che lei sia uno che nel mondo di sinistra battaglie ne ha fatte tante proprio perché si è accordo che alcuni che si professavano di sinistra poi erano i primi a tradire i valori di quell’area. Beh, a destra accade lo stesso. Qualcuno si prende le poltrone coi voti degli elettori di destra e poi si dimentica le battaglie sottese a quel voto dato dagli elettori.
Salvini, ne dico una su tutte, ha abbandonato Lampedusa, non si parla più di immigrazione: se ne è accorto? Lì a Lampedusa c’è un vicesindaco della Lega che ha fatto tante battaglie, Attilio Lucia, che oggi non sa cose deve andare a dire ai propri elettori del fatto che gli sbarchi aumentano mentre Salvini tace. Benanti, se ne faccia una ragione, non ci sono più la destra e la sinistra di un tempo, ormai sono divenuti contenitori svuotati di valori e relativi contenuti.
Taluni parlano di un tuo possibile avvicinamento a Raffaele Lombardo e all’Mpa: è vero? E se fosse vero non ci sarebbero anche in questo caso questioni di moralità politica?
Il mio posto è nella Lega all’interno della quale ho assunto una posizione assai critica, come tantissimi altri in Italia. Sento forte una missione, dare giustizia ai tantissimi militanti, simpatizzanti ed elettori che si sentono traditi da ciò che è diventata la Lega dal momento dell’ingresso nel governo Draghi.
La Lega concreta e determinata che abbiamo visto nel governo Conte è rimasta un lontano ricordo, ha subito una involuzione e un declino morale senza precedenti. Io starò qui a lottare, non mi servono poltrone per farlo, l’ho già detto che dovranno buttarmi fuori, io non me ne vado. Quando si ama qualcosa si rimane a lottare per tentare di cambiarla in meglio.
Detto questo, a chi ha la memoria corta ricordo che Raffaele Lombardo quando l’Mpa era federato con la Lega, mise in guardia Salvini durante un congresso prima delle amministrative.
A Catania il tema della sicurezza è quanto mai d’attualità: cosa bisogna fare secondo te?
Questa domanda la rivolga a qualcun altro, io ho già abbastanza cose di cui occuparmi al momento. Però una cosa gliela voglio dire: tra le battaglie che mi appassionavano nella Lega vi era quella della sicurezza urbana. Si faccia un giro nei centri urbani, cos’è cambiato? E da tempo siamo al governo nazionale, regionale e cittadino. Tradito anche questo punto del programma per il quale abbiamo chiesto il voto agli elettori.
Come finiranno le elezioni europee? Prevedi un voto che possa cambiare gli equilibri politici?
No, tutto rimarrà invariato. Ormai i sondaggi sostituiscono il voto, già si sa tutto prima. Posso solo dirle che temo che il mio partito perda ulteriori consensi per l’incoerenza su temi che storicamente sentivamo e che adesso Salvini ha messo nel cassetto sostituendo le sezioni dei militanti con le segreterie politiche dei potenti, poco importa se imputati o indagati. Il tema della legalità e della trasparenza interne al Partito ci contraddistingueva, ormai Salvini neanche ne parla più.
Ultima domanda: che farai politicamente in un prossimo futuro?
Non ho progetti e debbo dirle che la politica al momento mi da una forte nausea. Sento solo il dovere di consegnare alle proprie responsabilità chi, come Salvini, continua a tradire i veri militanti.
iena marco benanti.
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