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Cantone, M5S: “Cas, situazione grave e inaccettabile, si revochi subito la concessione. La priorità ora vada alla legalità e alla garanzia della sicurezza di strade e autostrade”
Pubblicato il 26 Giugno 2020
“Ancora una volta è l’ordinanza di un Gip a far scoppiare l’ennesimo scandalo, di cui si intuivano ampiamente i contorni poiché da anni si era a conoscenza delle oltre 800 inadempienze riguardo le norme di sicurezza sulle autostrade siciliane. E la Regione siciliana non ha mai fatto niente” interviene così Luciano Cantone, portavoce M5S alla Camera dei Deputati e membro della Commissione Trasporti, in merito all’indagine “Fuori dal Tunnel” di Dia e Procura di Messina che ha coinvolto funzionari del Consorzio Autostrade Siciliane.
“Le accuse sono gravissime – prosegue Cantone – e vanno dalla corruzione a falsità ideologiche, da turbativa d’asta a truffa. Le indagini hanno scoperchiato un sistema perverso che senza scrupoli lucrava perfino sulla sicurezza autostradale. Il Cas infatti gestisce le concessioni a pedaggio e strade fondamentali per la Sicilia, con enormi carenze strutturali e dove non sono mancati incidenti, anche mortali, come riportato dal Gip. Si pensi alla A20 Messina-Palermo, alla Siracusa-Gela e alla A18 Messina-Catania. Esempi lampanti dell’inefficienza e inadempienza del Cas sono costituiti dall’intervento incomprensibilmente tardivo sulla frana di Letojanni e dai lavori di messa in sicurezza di viadotti e gallerie.
Oggi si scopre che il Cas, “carrozzone” profumatamente pagato, falsificava i report e truccava gli appalti. La situazione è grave e inaccettabile e ritengo sia arrivato il momento di revocare la concessione al Cas, per garantire l’incolumità dei siciliani e evitare che certi personaggi “ingrassino” il portafogli a spese delle nostre strade e autostrade”.
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