“Il governo nazionale – sottolinea Luciano Cantone, portavoce M5S alla Camera dei Deputati – già nel 2019 ha messo la Regione siciliana in condizioni di adeguare e potenziare i Centri per l’impiego stanziando e assegnando 90 milioni di euro da utilizzare per avviare un preciso piano di circa 1200 assunzioni tra istruttori e funzionari in tre anni, attraverso tre concorsi pubblici da bandire entro il 2021. Bandi, però, finora solo annunciati, e non se ne capisce la ragione. Inutile dire che se nel 2019 fosse stato almeno pubblicato il primo bando e iniziato a assumere la prima tranche di personale, forse, non ci saremmo trovati di fronte alla débacle della cassa integrazione in deroga, la cui valutazione delle istanze è stata affidata proprio ai Cpi.
Senza contare la ragione per cui si è deciso di potenziare i Cpi, fulcro delle politiche attive del lavoro tradotte non solo nella misura del reddito di cittadinanza, ma anche nell’avviamento alla formazione e riqualificazione professionale, incrocio di domanda e offerta del lavoro, informazione e orientamento specialistico”.
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