Capodanno: letterina alla città, sulla città


Pubblicato il 30 Dicembre 2022

Un piano ormai inclinato, con una inevitabile caduta agli inferi , oppure una reazione collettiva di orgoglio per risalire la china?

L’ anno che verrà , il 2023, dirà tanto sul futuro di Catania e dei suoi abitanti. Le elezioni comunali porteranno un nuovo sindaco ed un nuovo consiglio comunale. Una amministrazione che avrà da affrontare tante patate bollenti, prendere decisioni coraggiose in molti campi e con poche risorse, agire con entusiasmo. Ma non è solo la politica a dovere cambiare marcia. Anche la cittadinanza deve dare il proprio contributo. Catania è giunta ad un bivio. La situazione attuale è quella di una città sporca, insicura, caotica, con un alto tasso di disoccupazione e criminalità, di menefreghismo diffuso, con quartieri soprattutto periferici lasciati al proprio destino, tanto disagio sociale ed economico, spazi socio-culturali sempre più limitati.

Le alternative sono due. O continuare a regredire e quindi arrivare ad un punto di non ritorno, o reagire orgogliosamente, singolarmente e collettivamente, rimboccandosi le maniche. Questo per risalire la china, valorizzando le proprie risorse umane, culturali, paesaggistico-naturali, creando ricchezza, occupazione, benessere, migliorando la qualità della vita di tutti. Il moto di orgoglio deve arrivare prima di tutto dalla cittadinanza e rappresentare un costante stimolo alla politica. Per fare un esempio, basterebbe che i cittadini amassero la propria terra come amano la propria squadra di calcio, alla follia, e il più sarebbe fatto.

Buon 2023 Catania. E speriamo che sia l’anno giusto per l’inizio di un new deal nostrano…

Iena Maga.


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