Caro Babbo Natale …


Pubblicato il 24 Dicembre 2011

di Marco Benanti, direttore responsabile di www.ienesiciliane.it

Caro Babbo Natale,

ti disturbiamo noi di “ienesicule” . Ci conosci? Siamo quei “farabutti” che tirano fuori le cose che i “buoni” e i “giusti” della Trinacria vogliono nascondere, magari insabbiare o distorcere in nome dei loro “princìpi” o simil tali. Ma quanti sono questi “buoni!”! E come sono “buoni”, più di un cannolo alla ricotta!Torniamo a noi caro Babbo, Tu in questi giorni sei impegnato nel raccogliere per le vie del mondo e portare nelle casi i doni, i più dolci regali, quelli attesi tutto l’anno soprattutto dai bambini. E allora? Che vogliamo fare?Facciamo i “buoni” anche noi di “ienesicule”? Puà! Siamo fuori ruolo, come direbbe Montella, pardon, non ci vediamo proprio in queste vesti inzuccherate, peggio (o meglio?) dei cannoli di “Totò Vasa Vasa”.Allora, ti facciamo una proposta “maleducata”: invece di portarci i regali, ti inviamo questa lettera e un augurio speciale, sai quale? Quello di portarci via persone, fatti, personaggi, vicende, situazioni che ci stanno sui…pardon ci stanno troppo ma troppo a cuore, tanto che vorremmo vederli volare via! Appunto come fa il cuore innamorato!Caro Babbo Natale, li vedi tutti questi signori incravattati, che maneggiano milioni e milioni di euri, fanno soffrire la povera gente e poi magari vanno sui giornali a dirsi “bravi”, beh mettili…nel sacco! Tanto loro di sacchi- di come “insaccare” le persone- se ne intendono. E portali via! Li trovi a Roma, a Palazzo Chigi, citofonare Mario.Li vedi quelli che se la passano bene, nelle loro case e macchine di pregio, sudano sette od otto camicie (dicono loro) ma la gente non se ne accorge, anzi, spesso, vede il contrario. Sai talora tante persone “impazziscono” dietro le loro carte, i loro bolli e simili. Li chiamano burocrati, sono tantissimi, soprattutto sai dove? A Palermo, nei Palazzi della Regione Siciliana. Fa ‘na cosa: mettili nel tuo saccone e tirali via. La Sicilia e i Siciliani che lavorano te ne sarebbero davvero grati.E poi: li hai visti mai quei “bravi ragazzi” che per fare soldi fanno i “gradassi” –magari a colpi di pistola o di lupara- contro chi non “obbedisce” a loro. Si fanno chiamare “uomini d’onore”, pensa tu! Allora, ti proponiamo una cosa: dai loro un appuntamento, falli mettere in fila per un regalo e poi, all’improvviso, passa alle loro spalle e…zac! Infila loro un forcone nel didietro! Bello, no? Li trovi questi “bravi ragazzi” in Sicilia, in Calabria, ma anche in Lombardia, in Belgio…fai tu, scegli un posto esemplare e agisci…Oh, magari potresti chiedere informazioni su di loro da qualche politico o qualche imprenditore: sai, come dicevano i latini –e rilanciavano i barbari- “i simili stanno con i simili”. E aggiungiamo noi “gli stronzi stanno con gli stronzi”.E a quegli imprenditori che non rispettano i lavoratori? Che dici? Un bel regalo? Massì, un panettone raffermo, magari scaduto, comprato a rate, insomma, così magari cominciano a capire. Altrimenti, zac! Nel sacco pure loro e via!Ti consigliamo poi di venire sotto l’Etna, sai quel posto che ogni tanto “sbruffa”. Qui ti puoi sbizzarrire davvero: comincia da un posto dove c’è una grande statua. Una donna, che a Catania stranamente non ha in mano la bilancia. Ora non mi ricordo come si chiama.Comunque, andiamo al pratico: entra in quel palazzo e comincia ad aprire sacchi in serie… portati via tutto quello che puoi, magari sedie, tavolini, stufe….tutto, tutto, insomma, magari quelle vesti bizzarre, antiche, come si chiamano? Ah, toghe (da non confondere con quei biscotti al cioccolato tanto buoni): metti dentro tutto, toghe e quello che coprono e chiudi ermeticamente. Tu dirai: e poi che succede? Ti rassicuro: la Giustizia –ora mi ricordo come si chiama la donna in questione- funzionerebbe meglio.Babbo, vai dritto poi, scendi una lunga strada e fermati al Palazzo dei Minoriti: anche lì troverai uffici, carte, sgabelli, sigarette e giornali vecchi e tante altre cose fondamentali. Sai cosa devi fare? Chiedi della signora “Provincia”….sicuramente non la troverai, tanto è inconsistente. Ti sarà allora facile farla scomparire? Come? Mettendola –la signora “Provincia- finalmente nel sacco, tanto per tanti anni ci ha messo nel “sacco” –e non solo metaforicamente- a noi, tanto ci è costata a noi contribuenti!Poi, non ti fermare: scendi nella piazza dove c’è un elefante. E’ fermo, immobile. Da quando l’hanno portato dal terre lontane ed è arrivato davanti al comune di Catania non fa più nulla. Dicono che una volta- prima di fermarsi definitivamente- abbia profferito una frase: “Pigghiai u posto”. Di fronte c’è un palazzone, dove ne accadono di tutti i colori e… sapori.Bene, ti chiediamo una cosa: anche qui niente regali. Ti chiediamo una sola, una semplice dichiarazione, rivolta, in particolare, al sindaco e al suo staff: “dal giorno dopo le feste non venite più a lavorare”. Ti assicuriamo che sarebbe la “svolta” per Catania: tutto andrebbe meglio!Nel tuo giro sotto l’Etna, fai una “puntatina” anche al “Teatro Massimo Bellini”: è un antico teatro, un gioiello siciliano. Purtroppo, forse è stato scambiato per “Disneyland” da un recente sovrintendente, un noto avvocato, professore, moralizzatore della cosa pubblica, giornalista, politico, artista delle lettere e tanto altro. Ecco, forse per un errore (scusabile?) a volte il “Teatro” è diventato una sorta di “parco dei divertimenti”…. per il suddetto sovrintendente. Spese su spese…da svenare, pardon da svenire.Ora, con un po’ di tuoi regali –dai su, facciamo uno “strappo”- si potrebbe fare un’ “opera”…di bene! E a lui, all’ex sovrintendente, “neofilosofo” dell’informazione, potresti regalare una copia del “Galateo” (o un manuale di educazione civica, fai tu), così magari per ricordargli che si risponde a modo quando la “stradale” ti ferma, perché magari non hai il casco o cose mili. Del resto la legge è legge, o no? Altrimenti che moralizzatore sei, altrimenti? Moralizzatore della cioccolata?Poi, caro Babbo, potresti fare una “puntatina” nella sede del giornale locale catanese. Anche qui, niente regali, mi raccomando. Fa ‘na cosa: prendi il giornale del mattino e fallo stampare al contrario. Vuoi vedere che finalmente qualche verità viene fuori? Un servizio pubblico…si direbbe!Babbo, poi, liberaci –con un solo colpo di sacco- di tante altre cose: delle doppie e triple file nelle strade, e magari sono Suv che appartengono a persone che hanno pure l’esenzione del ticket, dei giovinastri bulli, dei giovani che “dormono”, magari davanti alla tivvù, dei saccenti di ogni risma, di quelli con la “verità in tasca”, di quelli “della morale” (la loro e basta) e di tanto altro…..


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