Qualche domanda a Beppe Gelsomino, che si è dimesso da assessore alle attività produttive e ha lasciato il gruppo di Luca Sammartino. Gelsomino ci spieghi la tua scelta? La mia decisione di rassegnare le dimissioni da assessore è stata dettata da alcune incomprensioni politiche. Le ricostruzioni giornalistiche finora pubblicate sono veritiere? Quello che è stato […]
Caro Salvo, due righe per te
Pubblicato il 24 Luglio 2020
Ciao Salvo Pogliese
in queste ore i tuoi “amici” ti stanno mostrando il loro volto migliore. Il loro omaggio, pardon la loro lealtà. Commovente. Hai preso i fazzoletti?
Hai visto come ti vogliono bene? Chi ti scrive, invece, fa parte -e lo rivendica- a sé, magari in mezzo a quelli “brutti, sporchi, cattivi”. Quelli “ingrati” come pensano -e talora dicono- i questuanti più o meno mascherati che ti attorniano da tempo.
Hai dei meriti assoluti, caro Salvo: tu, con la tua posizione, potevi oggi essere in qualche villona, fra Marzamemi e Lipari, assieme a qualche “intellettuale di sinistra” a giudicare dall’altro uomini e cose, anche di Catania. In nome di una “superiorità” di classe e di status.
Invece, ti sei buttato dentro le tragicommedie di Catania, con passione.
Hai affrontato tante “tragedie” in questi due anni, dal dissesto al Covid, dal Catania calcio ai tuoi “consigliori” e “consulenti d’immagine”, con le loro ossessioni paranoiche. Non ti invidiamo, peggio che stare con una donna.
Frattanto, hai avuto a che fare anche con le opposizioni (?), fra i tromboni del centrosinistra e i “carusi” del M5s: peccato, per loro, che di “alternativo” al “Sistema Catania”, soprattutto i primi, non rappresentino NULLLA. Assolutamente NULLA.
Il notabilato con le sue corti è la condizione reale a Catania come nel resto d’Italia, una condizione con annessa una cultura dell’ossequio e dell’accomodamento che è diventata regola di vita.
A proposito: ma con questa gestione delle partecipate la tua amministrazione vorrebbe davvero rappresentare un momento di cambiamento? Davvero? Con quei nomi che dalla fedeltà di cordata e di studio passano ai vertici o nei cda di società che dovrebbero servire il pubblico?
Davvero? Un giovane che ha creduto alla “destra del merito” perchè non dovrebbe prendervi a pernacchie, a voi di questa “destra” e quelli “alternativi” della “sinistra champagne e caviale”? Perchè non dovrebbe scappare da una città dove l’allenamento quotidiano è l’ossequio e il silenzio?
Adesso, sta a te decidere sui prossimi passi da fare. Solo un “consiglio”: guardati da questi “amici”.
Contrariamente “ non amico”.
marco benanti, ienesicule.
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