Caro sindaco Trantino,
non mi scuso e non mi perdoni per quanto scrivo, la mia è una valutazione squisitamente politica; lei non fa altro che postare inaugurazioni di piazze, alludendo a partecipazione di massa, invece potevano canticchiare 4 amici, l’altra volta, a piazza S M di Gesù, dimenticando le scivole di accesso per disabili.
Esalta che nella nuova tratta di metropolitana si possono caricare comodamente i telefonini, per non parlare del ordinanza della Playa del Forcile dei 43 metri; qualcuno le suggeriva di dare l’ esempio di andare lei con famiglia a fare il bagno, per tranquillizzare quei catanesi che la stimano e sarebbe stato da esempio per gli scettici.
Sicuramente, da non dimenticare il suo esempio di correttezza nei confronti del dirigente al settore urbanistico rinviato a giudizio, dove il Comune di Catania si è costituito parte civile, fino ad oggi a carico dei contribuenti catanesi.
Non so se lei vive Catania, sicuramente non sa che oltre la città ci sono vaste città periferiche, basta guardare o leggere quotidianamente la cronaca per capire lo stato della città. E sicuramente non è solo un compito di polizia. Ma la responsabilità è politica.
Penso che lei abbia una sindrome da cognome, va troppo veloce in solitudine, penso a quei colleghi della legislatura passata che avevano iniziato lavori e conoscevano le tematiche, ma forse lo avrebbero offuscato. Penso che in questa città ci sia una maledizione per i figli dei politici.
Auguri, Saro Patanè.
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