Catania, 6 novembre2024–Mentre il caro voli non accenna ad arrestarsi, la notizia che la Regione Sicilia aumenterà la percentuale di rimborso per i cittadini residenti non può che essereaccolta positivamente, anche e soprattutto perché si trattava di una proposta già formulata da tempo dalle associazioni dei consumatori, fino a oggi rimasta inascoltata.
“Ci auguriamo che la percentuale di aumento sia significativa e non irrisoria – sarebbe così una mezza beffa per i passeggeri – e ricordiamo che in ogni caso restano, sul bonus regionale, delle criticità che a nostro avviso bisognerà superare al più presto”, afferma Carmelo Calì, vicepresidente di Confconsumatori e rappresentante del CNCU nell’Osservatorio regionale per il trasporto aereo. Ricordiamo che al momento il rimborso è previsto nella misura del 25% del prezzo complessivo del biglietto per tutti i residenti, con un’integrazione di un ulteriore 25% per invalidi al 67%, studenti e possessori di Isee inferiore a 15mila euro.
VOLI 2025–La prima cosa da capire è cosa succederà ai voli successivi al 31 dicembre 2024 perché il decreto in vigore garantisce il rimborso fino alla fine dell’anno. Confconsumatori auspica che, in merito, la Regione faccia chiarezza al più presto eadotti tutti gli atti necessari a garantire che anche per il 2025 la misura venga confermata.
TEMPI CERTI PER I RIMBORSI–Poi c’è la questione dei tempi dei rimborsi, che attualmente si sono allungati per mancanza di copertura finanziaria. Ora, a prescindere dalla copertura finanziaria, che come promesso e annunciato dalla Regione ci sarà, i tempi sono importanti: anche quando c’era la copertura finanziaria, infatti, spesso i passeggeri lamentavano di ricevere i rimborsi con ampio ritardo. Dunquestabilire dei tempi certi per il rimborso sarebbe quantomeno opportuno anche perché,per i rimborsi alle compagnie aeree convenzionate, nei decreti regionali è fissato il termine entro cui dovrannoavvenire, mentre per i passeggeri invece vige la vecchia regola del “pagherò se potrò”.
DIFFICOLTÀ SUL PORTALE–Infine, i consumatori riscontrano anche alcune problematiche nella pratica, al momento dell’invio della richiesta: pensiamo ad esempio alla difficoltà di presentare la domanda di rimborso con l’aiuto di un familiare o comunque un delegato per persone che non sono munite di Spid o di carta d’identità elettronica. Nei mesi scorsi molte persone hanno segnalato a Confconsumatori questo tipo di difficoltà; l’associazione ritiene dunque che sarebbe opportuno un intervento sul portale che possa essere risolutivo.
“Certamente questa misura l’abbiamo salutata positivamente fin dall’inizio e continuiamo a ritenerla valida”, commenta Calì. “Tuttavia, ciò non deve distoglierci dalla vera questione che è quella del caro voli, che continua a sussistere. Le compagnie continuano ad approfittare delle vacanze e delle festività per aumentare i prezzi; si fanno la concorrenza tra di loro a chi aumenta di più il prezzo. E questo diventa una limitazione per tutti, ma soprattutto per quegli studenti che vogliono e devono tornare a casa durante le vacanze. L’esperienza ci insegna, per come ci è stato segnalato da più parti, che le famiglie finiscono per passare Natale, Pasqua senza i propri figli perché un volo di 600 euro non possono permetterselo”.
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