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“Caso Capuana”, Danilo Festa Pd (Circolo Motta S.Anastasia): “i dirigenti sono dei killer”
Pubblicato il 28 Settembre 2012
Il “risveglio” dopo la “pacificazione” dei “democratici” catanesi. Vediamo come stanno le cose…
di iena politica Marco Benanti
Ieri sera, l’esponente dei Liberal Pd Daniele Capuana è “tornato” in lista. Per le regionali del 28 ottobre. Il 21 settembre il suo nome nella lista del Pd catanese non c’era. In sei giorni tutto ribaltato! Un “colpo da maestro” dei dirigenti? Dentro il partito, c’è chi non sta zitto, come fanno altri, che rispondono con “no comment” o simili.
E’ Danilo Festa (nella foto), segretario del Circolo Pd di Motta Sant’Anastasia, alle porte di Catania. Gli abbiamo rivolto qualche domanda.
Danilo Festa, quando è finita la votazione sulle candidature ieri sera lei si è vergognato?No. Mi sono sentito umiliato e tradito. Gli amici e i compagni più anziani del circolo di Motta piangevano. Quelle lacrime hanno 40 anni di storia e ieri si è concluso un processo di “consensizzazione” della politica, per coniare un nuovo termine. Una volta contavano più le lacrime della base che i consensi di politici mutaforma.
Che facce ha visto intorno a sè? Qualcuno era imbarazzato?La maggior parte dei dirigenti del Pd non sa più cosa significhi imbarazzarsi. Era tutto tristemente normale. Qualche pacca sulla spalla e qualche complimento di facciata; c’erano tanti amici e compagni che condividevano la nostra battaglia tranne, stranamente, il voto finale.
Come spiega lei l’accaduto?Le logiche palermocentriche hanno avuto la meglio. Il mio circolo è l’agnello sacrificale sull’altare dei consensi.
Ma è vero che fino al giorno prima erano circolate telefonate di conferma, con l’invito “a tenere duro” su quanto deciso il 21 settembre scorso in tema di candidature, in particolare su Capuana?Ho ricevuto tante telefonate e tante rassicurazioni. Nessuno mi aveva prospettato la possibilità che la lista presentata in direzione avrebbe avuto al suo interno il nome di Capuana.
Che cosa dimostra questo voto di ieri? In termini politici quali valutazioni fa?Dimostra che i dirigenti sono dei killer. Decidono in maniera glaciale sulla base dei propri interessi. Secondo te cosa dovrei rispondere al compagno Angelo, tesserato da 40 anni, che mi chiede “Danilo, ma veramente hanno preferito Capuana a noi? Ma tu l’hai detto che noi abbiamo speso una vita per questo partito?”. Io credo che la questione sia morale prima ancora che politica. Bisogna riportare sul tavolo della contesa politica la moralità e l’etica comportamentale in ogni luogo istituzionale.
A suo avviso, il gruppo dirigente del Pd catanese dovrebbe ora dimettersi?Quanto c’è di democratico nel Pd?Non si è tenuto conto di una votazione. E’ stata letta una lista di candidati dicendo che Roma e Palermo avrebbero comunque inserito Capuana, penso non ci sia nulla di democratico in tutto questo. Il gruppo dirigente del Pd catanese non esiste; ci sono Enzo Bianco, Giuseppe Lupo, Davide Zoggia e tanti altri sceriffi.
Lei, con il circolo di Motta, è stato critico da tempo, in particolare per le modalità della candidatura di Capuana. Perchè? E cosa farà adesso?Ora inizierà una fase di discussione e riflessione all’interno del gruppo mottese. Questo non è più il partito nel quale abbiamo creduto. Il nostro progetto territoriale è incompatibile con la decisione di ieri. Convocherò un’assemblea di circolo e prenderemo una decisione, tutti insieme, senza ripensamenti “alla catanese”. Sa, da noi l’assemblea è sovrana.
E’ vero che Capuana era stato anche diffidato dall’utilizzare il logo del partito senza autorizzazione?Non mi va di parlare ancora di Capuana. Le ho inviato un documento con il quale la direzione di Motta, in tempi non sospetti, prendeva le distanze da quei manifesti.
Quanto pesa oggi la Cgil nel Pd di Catania? E l’MPa?La Cgil ha sempre pesato in maniera forte e anche ieri è stata decisiva. Francamente non credo che l’Mpa pesi sul Pd. Magari l’Mpa peserà sulla coscienza di qualche singolo dirigente e/o deputato.
Ultima domanda: “pentito” di avere scelto il Pd? Non sarebbe stato meglio stare nel Pdl o nella Federazione della Sinistra? Oppure è la stessa cosa?Non mi pento perchè non credo d’aver sbagliato. Il Pd mi ha dato tanto, mi ha fatto crescere. Anche il voto di ieri mi ha fatto crescere. Ieri mi sono sentito il più grande tra i presenti. La grandezza è direttamente proporzionale alla libertà e io, come tutti gli amici e i compagni di Motta, sono libero.
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