Attesa per la nuova riunione del vertice “democratico”. Come andrà a finire con l’esponente sostenuto dai Liberal? Dentro o fuori la lista?di iena007 licenza di indovinare
Come nella migliore tradizione della commedia all’italiana, quel che sembrava essere chiaro, non lo è più. O meglio ci vuole altro. Accade nel Pd e non è una novità. Accade nel Pd di Catania e siamo alle solite o quasi. Domani pomeriggio, in un albergo del centro storico, si riunisce la direzione provinciale del partito. Domani è il 26 settembre. Il 28 si conosceranno ufficialmente le liste per le elezioni regionali del 28 ottobre. Insomma, siamo al “dentro o fuori”. Già e su Daniele Capuana, il vice coordinatore regionale dei “Liberal Pd” come finirà? Il candidato di Enzo Bianco starà dentro o fuori la lista Pd di Catania? Sono stati giorni frenetici questi ultimi, con contatti, riunioni, previsioni. Già come finirà? Siamo al “totocandidato”?
Sul Pd rossazzurro, dopo quanto accaduto nella passata riunione del 21 settembre -quindi pochi giorni fa- con la clamorosa esclusione di Capuana dalla lista, sono arrivate “nuvole nere” , altro che pioggia! Tempeste! Sempre di acqua si tratta, quindi, alla fine nulla di drammatico. Ma la sensazione è che stavolta veramente si sia superato ogni limite. Si è assistito, infatti, ad un scontro politico-mediatico perchè alla luce del Sole si sono contrapposte le versioni dei “Liberal Pd” e quella della segreteria catanese. I primi a sostenere a spada tratta Capuana, con chiara indicazione che la candidatura è stata già concordata a Roma e Palermo (niente male come partito democratico, si sarebbe detto un tempo lontano), i secondi a difendere la propria autonomia e sovranità decisionale, lasciando aperta una “mezza porta” con riferimenti a possibili “integrazioni” di nomi. Appunto, integrazione democratica o democristiana? In mezzo richiami allo statuto del partito. Tutto finito sui media. In un susseguirsi di dichiarazioni, posizioni e altro. C’è chi ha parlato di “psicodramma”, un genere in voga da molto nel centrosinistra e dintorni.
Tutt’attorno una serie di illazioni, di scenari possibili: l’ennesimo atto contro Enzo Bianco del gruppo “spatariano-berrettiano”? Ovvero il gruppo legato alla Cgil? Uno scontro perchè per il listino Catania, nella “geografia politica” Pd, non “peserebbe” quanto desiderato? E quel che è accaduto per Capuana -dicono altri- perchè non è successo per Anthony Barbagallo, arrivato dall’Mpa lombardiano? Boh, di certo un gran casino, sicuramente.
Domani, si chiude. Nel senso che dovrà venire fuori una decisione definitiva dalla direzione. Se, come appare più probabile, verrà confermato l’esito del 21 settembre cosa accadrà a Capuana? Potrebbe trovare spazio altrove? E dove? In caso, contrario cosa accadrà alla direzione del partito? Logica vorrebbe, dimissioni immediate. O magari un “chiarimento” vero. Oppure “colpo di genio”: Capuana in lista, democristianamente “in nome della pace”. Come? Autosmentendosi?
Fiato sospeso, allora? Mah, chissà…di certo l’ennesima pagina contraddittoria, confusionaria di un partito che mostra evidenti lacune di leadership vera, nel senso più autentico del termine. Insomma, di gruppi dirigenti all’altezza del compito. Qualcuno parrebbe aver sussurrato: “si sono divorati un partito…” In attesa della decisione finale di domani sera, qualcuno provi a compilare una virtuale “schedina politica”: si accettano scommesse?
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