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“Caso Gari”, anche l’antiracket prende posizione con il dott. Claudio Risicato, presidente della “Rocco Chinnici”
Pubblicato il 14 Ottobre 2011
Claudio Risicato, presidente dell’Associazione antiracket – antiusura “Rocco Chinnici” – Sistema Confcommercio Imprese per l’Italia di Catania, prende posizione sul caso del giudice Gari.
“Dissentiamo totalmente – ribadisce il presidente Risicato (nella foto)- dalle affermazioni dell’on. Mancuso, già sindaco di Adrano, riportate dai media in relazione a quello che viene definito “il caso Gari”. Per contrastare la criminalità organizzata in Sicilia a sostegno della libertà di impresa spesso ci esponiamo a rischi anche di natura fisica.
Lo si fa perchè si crede nella giustezza di certe idee in totale volontariato. Ma per rendere più incisivo il contrasto richiamato è necessario che ognuno faccia la propria parte con grande determinazione. Proprio per questo appare incredibile ed ingiustificabile quanto accaduto al Giudice Gari, che con il suo comportamento ha reso possibile la scarcerazione di nove adraniti condannati per mafia appartenenti ad una pericolosa cosca affiliata a cosa nostra catanese”.
“Noi sappiamo – conclude Risicato -che l’organizzazione della giustizia ai vari livelli è deficitaria, sappiamo inoltre che manca la volontà politica di organizzare meglio il comparto giustizia sicurezza ai vari livelli, non possiamo però accettare alibi o giustificazioni che, vanificando la lotta ed il contrasto alla mafia, rendono poco sicuro il nostro operato e gettano discredito alle istituzioni preposte a garantire sicurezza e giustizia ai cittadini ed alle imprese”.
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