Caso Salernitana. Si attende conferenza stampa di Pietro Lo Monaco

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Mare mosso in casa rossazzurra. Nino Pulvirenti non ha gradito l’offerta presentata da Pietro Lo Monaco, insieme ad una cordata d’imprenditori campani, per la scalata alla Salernitana, poi conclusasi con la vittoria di Gianni Mezzaroma, suocero del presidente della Lazio Lotito, che così è il nuovo patron della squadra campana.

Tra le offerte, come risaputo, ce n’era anche una riconducibile a Pietro Lo Monaco, amministratore del Catania Calcio e principale protagonista dei successi conquistati dai rossazzurri negli ultimi anni. Più dello stesso Pulvirenti.

Quest’ultimo, tuttavia, ha preso posizione in maniera decisa sulla vicenda: “La società Calcio Catania ed il sottoscritto non hanno nulla a che vedere con la trattativa per l’acquisto della Salernitana di cui parla la stampa”. Così ha risposto a chi gli chiedeva notizie sull’interessamento dell’amministratore delegato della sua società, Pietro Lo Monaco, all’acquisizione, con una cordata di imprenditori, della squadra appena fallita e ripescata in Serie D.

“Non ne sapevo e non ne so nulla di questa trattativa – ha detto Nino Pulvirenti – e non nascondo che ci sono rimasto un po’ male dal punto di vista umano. Capisco, invece, da un punto di vista professionale, la scelta che potrebbe fare Pietro Lo Monaco: al Catania il direttore è legato da un contratto e può accadere che prima o poi il rapporto si interrompa e che le nostre strade si dividano, a prescindere dalla vicenda Salernitana”.

Nel pomeriggio, Pulvirenti ha rincarato la dose ai microfoni di Radio Kiss Kiss: ”La vicenda riguarda solo Lo Monaco. Questo modo di fare calcio, del resto, non rientra nei miei parametri, è lontano anni luce dal mio modo di pensare. E lo dico per rispetto sia dei tifosi del Catania sia di quelli della Salernitana. Non mi piace approfittare delle difficoltà altrui per intromettermi in una piazza che non mi appartiene. Per me – ha chiuso il presidente – il calcio è sentimento e passione. Valori che non tradirò mai. Lo Monaco deve scegliere. Qualora la trattativa andasse a buon fine, dovrà decidersi. Non è pensabile che possa ricoprire due ruoli simili contemporaneamente. Sarebbe un conflitto d’interessi abnorme”.

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Redazione Iene Siciliane

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