Il problema si pone anche alla luce della richiesta di dimissioni già depositata dai consiglieri provinciali Valerio Marletta (Rifondazione-Federazione della Sinistra), Antonio Tomarchio (Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra) e Giacomo Porrovecchio (Italia dei Valori).
Per carità, fino a quanto non saranno consumati tutti i gradi di giudizio vige la presunzione d’innocenza, ma una sentenza di primo grado non può essere accontonata alla stregua di un avviso di garanzia o di una chiusura d’indagini. Una sentenza è un provvedimento emesso da un giudice dopo aver ascoltato le ragioni dell’accusa e della difesa. E’ un atto che, almeno sino a quando un altro giudice non riterrà di sconfessarlo, merita tutto il rispetto di chi ricopre cariche istituzionali, specie di primo piano.
E poi mentre nessuno potrà, per esempio, costringere l’on. Filippo Drago, sindaco di Aci Castello, condannato alla stessa pena nello stesso processo, a dimettersi perché eletto direttamente dal popolo, al contrario l’assessore Rotella è stato designato in giunta dal presidente Castiglione. E quando si nomina un assessore lo si sceglie perché in quel momento storico lo si ritiene il più indicato tra tanti altri. Per il presidente Castiglione sarà ancora così? Riterrà ancora Domenico Rotella la persona più indicata a ricoprire la carica di assessore nella sua giunta oppure per il leader regionale del PDL le sentenze di primo grado, pur non avendo un valore definitivo sotto l’aspetto giudiziario, hanno comunque un peso sociale e politico?
Anche perché la scelta che Giuseppe Castiglione adotterà in merito alla questione Rotella dovrà essere riletta alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal neo segretario del suo partito Angelino Alfano nei primi giorni dalla nomina: Alfano ha chiaramente preannunciato che il PDL presterà molta più attenzione alle vicende giudiziarie che riguarderanno gli esponenti del PDL. E noi ci auguriamo per lui che non dia uno sguardo dalle parti di Catania perché altrimenti rischierebbe di rimanerci secco tra le vicende giudiziarie che interessano Scapagnini, diversi suoi ex assessori del PDL, uno dei quali oggi sindaco di Aci Castello, condannato in primo grado con Scapagnini e Rotella. Quest’ultimo, poi, al momento risulta indagato anche nell’ambito dell’inchiesta relativa alle promozioni facili al Comune di Catania, insieme allo stesso Scapagnini e ad altri 38 assessori (di varia estrazione politica, dal Pdl al Mpa, all’Udc). Per quest’ultima inchiesta qualcuno ipotizza che la Procura potrebbe anche avanzare richiesta di archiviazione. Vedremo.
In merito alla richiesta di dimissioni presentata nei confronti dell’assessore Rotella dai consiglieri provinciali Valerio Marletta (Rifondazione-Federazione della Sinistra), Antonio Tomarchio (Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra) e Giacomo Porrovecchio (Italia dei Valori) ecco il passaggio saliente dell’atto a firma dei tre: “Chiediamo con grande forza all’assessore Rotella di rimettere il mandato. Si difenda, come è suo diritto, nelle sedi opportune, ma lasci la sua carica di amministratore pubblico. Qualora, come è prevedibile, l’assessore Rotella non voglia rassegnare le sue dimissioni, chiediamo al Presidente Castiglione di ritirare la delega. Presunzione di innocenza o meno, non possiamo permetterci di continuare ad avere come amministratori personaggi politici sui quali pendono accuse gravissime”.
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