di iena a tutela dell’infanzia
Nei giorni scorsi vi abbiamo dato la notizia dello sgombero di palazzo Bernini, palazzo che ospitava abusivamente circa 150 tra rumeni e albanesi che vivevano in condizioni igieniche pessime e allacciati illegalmente alla rete elettrica. Molti abitanti del luogo non li volevano più lì sia per la condizione di degrado che si era venuta a creare sia per la preoccupazione che qualcuno dei bambini che si spingeva a giocare da quelle parti potesse correre dei rischi.
Preoccupazioni legittime, aggiungiamo noi, però dall’altra parte si doveva pensare anche a prendersi cura degli sfollati, specialmente di bambini e neonati che hanno subito la situazione senza neppure rendersi conto di quel che accadeva. In un nostro recente articolo, abbiamo raccontato, infatti, come tra il 17 e 23 luglio scorsi il Comune di Catania abbia provveduto, con i propri tecnici, a murare le vie d’accesso all’immobile in questione impedendo così, di fatto, agli occupanti di farvi rientro. Sul posto, al fine di garantire l’ordine pubblico, sono anche intervenute diverse auto della Polizia municipale.
Una soluzione che i volontari del Collettivo Aleph non hanno condiviso come spiega Federica Frazzetta nel video sottostante, nel quale potrete vedere le scene delle sgombero, tra i giocattoli dei bambini. Tra gli sgombrati, incolpevoli bambini e neonati, chi si prenderà cura di loro? Guarda il video
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