Catania, a dicembre arriva lo “straniero” alla Procura della Repubblica


Pubblicato il 03 Novembre 2011

L’elezione è avvenuta ieri sera, dopo un percorso piuttosto travagliato e contrastato: Giovanni Salvi è il nuovo procuratore della Repubblica di Catania. Ma quando s’insedierà il nuovo capo dell’Ufficio Requirente? Insomma, quando arriverà a Catania lo “straniero” come è stato definito il magistrato originario di Lecce e romano d’adozione, insomma “estraneo a Catania”‘?

La procedura amministrativa prevede dapprima il decreto del Presidente della Repubblica, poi la registrazione alla Corte dei Conti: il tutto, completato con il possibile “anticipato possesso” dell’ufficio, dovrebbe comportare un’attesa di qualche settimana. I beneinformati dicono che Salvi arriverà a Catania nel mese di dicembre, sebbene ci sia anche un orientamento diverso che prevede tempi più lunghi e quindi un arrivo nel mese di gennaio prossimo. E il Procuratore facente funzioni Michelangelo Patanè, apprezzato per il suo lavoro in questi otto mesi di “reggenza”? Quando arriverà Salvi, farà il procuratore aggiunto.

Questo il futuro, ma ieri cos’è accaduto? Un’elezione arrivata dopo ore e ore di discussioni e dopo, in precedenza, ben tre rinvii. Quanto pesi il posto di procuratore a Catania è palese.

Bene, nella prima votazione Salvi aveva ottenuto dieci voti tra i quali i consiglieri di Magistratura Democratica, del Movimento per la Giustizia, i due consiglieri laici di area Pd, il presidente della Cassazione, Ernesto Lupo e il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito. Alla seconda votazione Salvi è stato eletto con 13 voti. Nella seconda votazione, oltre ai precedenti si è unito il voto determinante del vicepresidente del Csm, Michele Vietti (alla prima votazione si era astenuto) e dei consiglieri, Alessandro Pepe e Antonello Racanelli, entrambi di Magistratura Indipendente che al primo turno avevano votato per Tinebra.

11 invece i voti per Giuseppe Gennaro, 2 per Tinebra. In sostanza il plenum si è spaccato: per Giuseppe Gennaro, ex presidente dell’Anm, hanno votato i consiglieri togati di Unicost e i laici del Pdl. Ma come mai i laici del Pdl, insomma esponenti di area governativa “berlusconiana” hanno votato per Gennaro, noto in passato per le sue posizioni in chiave “antiberlusconiana”? Le vie della giustizia sono davvero infinite? E la destra giudiziaria che vota per un “comunista”? O forse di perenne in Italia c’è il potere delle correnti della magistratura? Mentre per Tinebra sono andati i voti del consigliere Tommaso Virga di Magistratura Indipendente e del neo consigliere leghista Ettore Adalberto Albertoni.

A Catania nei corridoi di Palazzo di Giustizia commenti non se ne fanno. Di certo l’elezione di Salvi è una vittoria per quelle associazioni della società civile (nella foto l’ultima manifestazione sabato scorso) e di quei singoli cittadini –non molti- che da anni hanno chiesto un “procuratore estraneo a Catania”, sottolineando l’esigenza di voltare pagina nell’amministrazione della giustizia sotto l’Etna.

Le reazioni ufficiali arrivano dai partiti. Mimmo Cosentino della segreteria regionale di Rifondazione ha dichiarato:”la nomina di Giovanni Salvi a Procuratore Capo della Repubblica di Catania pone le condizioni favorevoli per la chiusura definitiva del “CASO CATANIA”. Trent’anni di mala giustizia, a partire dalla gestione dell’assassinio di Giuseppe Fava e dello scandalo di viale Africa, hanno garantito l’impunità al sistema di potere politico-mafioso che ha imposto il suo dominio alla città, decretandone condizioni di crescente degrado e di cronica illegalità, fatte pagare alle collettività e alle fasce sociali più deboli con la negazione dei diritti e la frustrazione dei bisogni sociali. Le battaglie per la nomina di un esterno, impermeabile ai condizionamenti dei comitati d’affare, hanno trovato negli appelli e nella mobilitazione democratica il terreno fertile per piegare le resistenze dei palazzi romani. Il protagonismo dei movimenti antimafia e della sinistra politica, e in primo luogo dei compagni di Rifondazione comunista, hanno ottenuto un risultato importante, che può contribuire, dal versante delle istituzioni, a imprimere una svolta positiva nella realtà sociale e civile catanese, fino alla sconfitta della borghesia mafiosa”.

Da Giolì Vindigni, coordinatore provinciale di Sel, è arrivato il seguente comunicato:”SEL esprime soddisfazione per l’elezione di Giovanni Salvi a Procuratore della Repubblica di Catania e augura buon lavoro al nuovo Capo della Procura catanese. L’elezione di Giovanni Salvi – già pubblico ministero a Roma e poi sostituto pg in Cassazione, magistrato di grande esperienza che si è occupato di complesse indagini, dalla strage di Ustica agli omicidi Pecorelli, Calvi e D’Antona – è anche frutto della mobilitazione della “società civile” catanese, del mondo delle associazioni che si sono battute con appelli congiunti al CSM e con varie manifestazioni, già dal febbraio scorso, affinché alla Procura di Catania fosse eletto un Procuratore esterno. Sinistra Ecologia e Libertà, una delle poche forze politiche che ha preso posizione sulla vicenda, scriveva due settimane fa in un volantino distribuito, durante una conferenza stampa, a Palazzo di Giustizia: “la città ha bisogno di una guida della Procura catanese, autorevole ed estranea ai veleni ed ai sospetti che incombono su alcuni suoi esponenti”.

La posizione di SEL si è trovata in sintonia con le parole del Primo Presidente di Corte di Cassazione, Ernesto Lupo che ieri nella seduta del Csm ha dichiarato: “il dott. Giovanni Salvi è il candidato ideale, elemento esterno alla sede catanese perfetto per stemperare il clima di tensione che aleggia attualmente sulla procura”.Sinistra Ecologia e Libertà si augura che la nomina, da parte del Csm, del nuovo Procuratore Capo, sia l’occasione per imprimere una svolta e che il Tribunale di Catania possa usufruire, ora, di un organico adeguato, di risorse sufficienti e di un sostegno da parte delle istituzioni, perché sia svolta al meglio la lotta alla criminalità organizzata, alla corruzione, all’abusivismo e a tutti gli altri reati.Questa è la vera riforma epocale della Giustizia che si aspettano i cittadini”.

Dal Pdci dichiarazione di Orazio Licandro, della segreteria nazionale del Pdci-Fds:“auguri di buon lavoro al nuovo Procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, sono stati rivolti da Orazio Licandro, della segreteria nazionale dei Comunisti italiani-Federazione della Sinistra, che sottolinea come questa sia “una città complessa, difficile che da ormai troppo tempo è agli onori della cronaca per il malaffare e l’intreccio tra mafia, politica e affari”. Licandro esprime quindi “la speranza, da cittadino, che possa riportare concordia e serenità nella Procura di Catania, salvaguardando le importanti inchieste sinora svolte”.

“Era ora!” E’ l’espressione con la quale Salvatore La Rosa e Massimo Mingrino, rispettivamente segretario provinciale e cittadino dei Comunisti italiani-Federazione della Sinistra, hanno espresso grande soddisfazione per la nomina di Giovanni Salvi a Procuratore della Repubblica di Catania. Secondo i due dirigenti del Pdci-FdS, “La nostra città e i suoi abitanti avevano bisogno di una ventata di aria nuova a Palazzo di Giustizia mentre le ipotesi prospettate come le più forti alla vigilia facevano temere proprio il contrario. La scelta del CSM è caduta su un esponente autorevole della magistratura”.La Rosa e Mingrino augurano quindi buon lavoro al nuovo Procuratore di Catania e fanno un augurio anche alla città: “Che il lavoro di indagine serio, scrupoloso e severo del nuovo Procuratore e del suo staff possa contribuire a recidere lo stretto legame tra criminalità organizzata e settori della politica e dell’imprenditoria”.iena Marco Benanti


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