Stamane, gli avvocati penalisti catanesi hanno ricordato la figura di Serafino Famà, principe del foro, ucciso per mano mafiosa il 9 novembre 1995. Nell’atrio di Palazzo di Giustizia, sotto la lapide che ricorda il professionista, hanno parlato, tratteggiandone il profilo umano e professionale impeccabili, avvocati e giudici(nella foto): il presidente della Camera Penale a lui intitolata, che ha organizzato la cerimonia, avv. Giuseppe Passarello, l’avv. Enz0 Trantino e il presidente del Tribunale di Catania Bruno di Marco. E’ intervenuta anche la figlia di Famà, Flavia con un ricordo del padre. A lui è stato intitolato anche il “Villaggio della legalità” a Borgo Sabotino, in provincia di Latina, su un bene confiscato e affidato a “Libera”. Lo scorso anno il bene è stato oggetto di atti vandalici.
Nel pomeriggio, si terrà un convegno commemorativo dal titolo “Le Sentinelle della Costituzione”, presso la facoltà di Giurisprudenza. All’incontro, organizzato dalla famiglia Famà e moderato dall’avv. Goffredo D’Antona, interverranno il prof. Giovanni Grasso dell’Università di Catania, il Presidente del Tribunale Bruno di Marco, l’avv. Enrico Trantino, il dott. Ernesto De Cristofaro, ricercatore universitario, Fabrizio Famà, figlio dell’avvocato. La celebrazione sarà un’occasione per ricordare la figura umana e professionale di Famà e anche un momento di confronto sui temi legati ai valori costituzionali e a quelli dell’etica professionale nell’avvocatura.
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