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Catania, antimafia, procedimento “Iblis”: sequestrati beni per 13 milioni di euro al boss Rosario Di Dio
Pubblicato il 30 Gennaio 2013
I carabinieri del Ros (Raggruppamento Operativo Speciale), guidati dal maggiore Luigi Arcidiacono, insieme ai colleghi del Comando Provinciale di Catania, hanno eseguito, in provincia di Catania, un sequestro di beni nei confronti del detenuto Rosario Di Dio, ritenuto esponente di spicco della famiglia mafiosa di Ramacca. Tra i beni complessivamente sequestrati, per un valore pari a circa 13 milioni di euro, figurano 8 imprese, 49 immobili, 14 automezzi e 43 rapporti finanziari.
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione misure di prevenzione su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nasce da un approfondimento degli accertamenti già compiuti nella indagine IBLIS (“Demonio”), nell’ambito della quale è emerso il ruolo centrale occupato da Di Dio nelle dinamiche mafiose provinciali ed extraprovinciali, in stretto collegamento con altri esponenti di vertice di cosa nostra. Ad oggi, nell’ambito dell’indagine IBLIS, il complessivo dei sequestri preventivi di rapporti finanziari, beni mobili e immobili ammonta a circa 58 milioni di euro.
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