Catania, arriva il “cambiamento”: insediamento di RaffaeLino Bianco o “ballo dei riciclati”?

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Mattinata da “commedia all’italiana” a Palazzo degli Elefanti.Il neosindaco in versione “Wanda Osiris” e uno stuolo di nuovi “fan”: ma non erano col centrodestra?di iena miscredente marco benanti

A Catania è cambiato tutto: è arrivato RaffaeLino Bianco e con lui il “Male” è andato via. Non a caso, poco prima del voto, RaffaeLino si era fatto fotografare con l’aglio in mano: pussa via Demonio! Via Lombardo, via tutta la nuova e vecchia Dc, via la mafia, via gli affaristi, quelli che “voglio male” a Catania! Usciti dalla porta e rientrati dalla finestra?

E stamane l’apoteosi: in un clima da “commedia all’italiana” Bianco si è insediato. Con a fianco il “compagno” Marco Consoli (tre consiglieri portati in consiglio comunale, dove un tempo lui presiedeva in “quota Mpa”). Accanto a Bianco, anche l’assessore regionale all’energia Nicolò Marino, una volta magistrato alla Procura di Catania, una volta protagonista -assieme a pochi “pazzi”- del “Caso Catania”, una volta indagatore sull’amministrazione Bianco di una volta, in quel tempo che fu quando era inquirente dello scandalo del nuovo ospedale “Garibaldi”. A pochi passi da lui, il nuovo “Bene” quelli del “Megafono crocettiano”, che sa tanto a Catania di Lombardo, ma stavolta “Male” non c’è. Poi, la “Catania di ieri, oggi e domani”, appunto, il cavaliere Maina, gran cerimoniere. Prosit!

Davanti a Bianco, tanti volti che abbiamo conosciuto ai tempi del grande Umberto Scapagnini (lui almeno non si nascondeva, dietro alla “morale”…). Come quelli della sua segreteria di un tempo come Saro Marino, altri che lavorarono con Tuccio D’Urso (al tempo del “Male Assoluto”, grazie anche ad una Procura della Repubblica che ha visto polverizzato dalle sentenze le sue ipotesi investigative).

Oggi, va tutto bene: Catania è cambiata: le strade sono più pulite, gli autobus arriveranno in orario. Come ai tempi del fascio, la buona borghesia, sopratutto quella sinistra, è contenta. Basta leggere la grande stampa e la “stampa etica” per vedere come i “toni indignati” di una volta non ci sono più: “miracoli” all’italiana. Del resto, fra la folla di stamane, si vedeva la folta criniera di Ivan Lo Bello, il “Bene per eccellenza” di Confindustria, uno dei veri padroni della Sicilia, grazie anche al “cameriere-governatore Saro”: applausi, clap, clap, clap.

Ad applaudire il “nuovo” Bianco ecco una sfilza di dirigenti, dipendenti comunali, di sindacalisti, imprenditori catanesi e questuanti vari e tanto altro. Ecco lì il dott. Santonocito: si è occupato dei conti del comune per anni sotto Stancanelli. Ora è lì davanti a Bianco: dicono che sono “doveri istituzionali”. O magari amicizia? Tutti amici saranno forse anche quei volti che abbiamo visto per anni dietro le amministrazioni di centrodestra: oggi erano a rendere il saluto. O l’omaggio? Si è “buttato a sinistra” – a tutto gas- anche il consigliere Nuccio Lombardo: lo avevamo conosciuto “lombardiano doc”. Forse ci ricordiamo male. Oggi eletto nella “Primavera per Catania”. Qualcuno ci sussurra: “ma sembra l’insediamento di Scapagnini…”. Neanche che il “compagno” Marco Forzese fosse con Bianco… Intanto, il “comunista italiano” Licandro attende, in giacca e cravatta. E si fa fotografare con Bianco. Sorrisi! E canzoni?

Ecco lì il vero sindaco, Lino Leanza, silenzioso come sempre. Non si scompone mai. Del resto, se fai una domanda, tipo:”quando presenterà Bianco la sua squadra di assessori?” non trovi nessuno che ti risponda. Siamo tornati ai “bei tempi” di una volta, quando il comune di Catania era divenuto una formidabile “macchina per la propaganda”. E chi “osava” criticare era subito indicato come “fascista, al soldo di…”

Oggi, la società civile non si vede, non si sente: il tempo dei comunicati e dell’ “indigazione” è finito? Il “Bene” ha trionfato?

Comunque, alla fine, non è mancata la visita in Chiesa (il “laico-repubblicano” Bianco prosegue nella tradizione di omaggio al Potere Vaticano e al paganesimo sottoproletario “benzina” della festa di S.Agata che tanto consenso fa) e una “tappa” sulla tomba di Bellini. Che non si può difendere. Tutto bene: dicono che “tutto questo e altro è normale”. Dov’è la notizia? Siamo a Catania, fai una “capriola” e finisci…in Paradiso! 

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Redazione Iene Siciliane

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