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Catania, Autorità Portuale: il bilancio di fine mandato del Presidente Santo Castiglione
Pubblicato il 11 Agosto 2012
Conferenza stampa di commiato del “numero uno” (nella foto) del Porto etneo:
a cura di Iena Marinara“Mi mancherà non essere a capo dell’Autorità Portuale di Catania, che sono stato onorato di presiedere per due mandati e dunque per 8 anni” – così ha esordito Santo Castiglione, che ha salutato i componenti dello staff e i giornalisti presenti alla conferenza stampa tenutasi, stamane, nel plesso dell’Autorità Portuale.
Nell’occasione, l’ormai ex Presidente (il mandato scadrà il prossimo 17 agosto) ha tracciato un diffuso e articolato bilancio dei numerosi e tempestivi interventi realizzati per rilanciare e valorizzare il Porto di Catania. Da quelli “di routine”, come la manutenzione biennale ordinaria e straordinaria in ambito portuale (600 mila euro) al servizio di pulizia, spazzatura ed annaffiatura giornaliera e settimanale di tutte le banchine, dei piazzali e delle calate portuali, nonché degli specchi acquei antistanti il molo foraneo, lo sporgente centrale di ponente e di levante, la Capitaneria di Porto, la banchina F. Crispi, il Porto peschereccio e il molo di mezzogiorno.
Fino alle vere e proprie “chicche” della sua amministrazione: su tutte la realizzazione della darsena polifunzionale a servizio del traffico commerciale e traghetti. Un intervento, il cui esborso economico è stato pari a 100 milioni di euro, che ha previsto l’installazione di 1100 banchine di ormeggio alte 160 mila mq e l’approfondimento dei fondali fino a meno 13 metri, nonché la realizzazione della nuova sede della corporazione dei piloti del Porto di Catania (483 mila euro). Altro fiore all’occhiello che Santo Castiglione ha ricordato, non senza un pizzico di comprensibile emozione, è stato il recupero e la ristrutturazione dell’ex vecchia dogana (14 milioni di euro) per la realizzazione di un centro turistico, ricreativo, culturale e dei servizi che i cittadini catanesi e non ammirano quotidianamente. Senza dimenticare gli essenziali lavori di ripavimentazione nella zona del Porto vecchio e in quasi tutta la superficie portuale con la realizzazione di nuovi impianti e nuove attrezzature portuali.”Nonostante la recessione internazionale – ha analizzato Castiglione – anche grazie ad un team di collaboratori di spessore, abbiamo beneficiato di importanti investimenti da parte dei privati e tutti i capitali pervenutici dagli enti competenti sono stati reinvestiti con profitto e utilità concreta. Tra l’altro, tra il 2005 e il 2011 abbiamo registrato un incremento significativo circa il traffico delle merci e dei passeggeri. Basti pensare che il numero delle auto in movimento è cresciuto dalle 35 mila unità del 2005 alle 90 mila del 2011; e una crescita degna di nota si è avvertita anche in riferimento al traffico crocieristico e dei passeggeri, cresciuto del 30% circa in pochi anni.”
Per quanto concerne invece le linee di collegamento “abbiamo avuto l’onore di potenziare una struttura che non consentiva di partire od arrivare a Catania – ha chiosato Castiglione -. Adesso invece il Porto di Catania presenta linee di collegamento con Civitavecchia, Livorno, Salerno, Genova, Ravenna, Malta, Napoli, Cagliari, Gioia Tauro, Taranto, Tunisia, Grecia, Spagna e Francia”. Sul piano strutturale, infrastrutturale e dei collegamenti si può dunque considerare compiuta a pieni voti la missione per Santo Castiglione che, incalzato dai giornalisti sui suoi progetti futuri, ha preferito glissare e rimandare la decisione a settembre. “Mi godo intanto un po’ di riposo – ha concluso Castiglione – e magari a settembre organizzerò un’altra conferenza per spiegarvi cosa intenderò fare.”
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