da “il fantasma dell’opera” un quadro della caduta libera di un ente…Riadattando la famosa aria della Traviata alla rovinosa situazione dell’ente lirico etneo si ha la misura dei danni arrecati alla vita del “Bellini”, che di fatto è stato completamente zittito e privato delle figure chiave funzionali alla vita di un teatro musicale.La delizia è appunto iniziata mesi or sono con dichiarazioni raffica contro questa istituzione,covo di chissà quali misfatti,con successivo quasi azzeramento dello stanziamento di bilancio 2014 e contestuale invio di tre commissari inquisitori prima (che nulla hanno trovato di grave relativo al periodo 2010 /2013),forse chi ha fornito questo input al Presidente ha omesso il periodo “dei prodigi artistici” riferiti dal 2008 a parte del 2010, una strana e disinteressata dimenticanza?Successivamente è stato nominato Commissario Straordinario la Dott.ssa Diliberto funzionario regionale che nel procedere alla verifica amministrativa e contabile dell’ente ha rilevato alcune anomalie quali la mancata elaborazione del conto consuntivo 2012 e la presenza di rapporti professionali alcuni dei quali riguardanti profili artistici(direttore artistico,maestro del coro,violino di spalla) già previsti in pianta organica con questa tipologia contrattuale, così come il Capo ufficio stampa.Questo quadro complessivo ha fatto sì che il Teatro etneo si sia arenato come una nave priva di tutte quelle figure che di concerto con il comandante(nel caso il Sovrintendente) sono indispensabili al governo della stessa. Si comprendono le difficoltà finanziarie che “mamma” Regione attraversa e le problematiche conseguenti che ne derivano, ma questa criticità si ripercuote negativamente oltre che sulla vita dei circa 250 dipendenti del teatro, anche sulla credibilità dell’ ente nei confronti degli artisti che viste le condizioni date si guardano bene da accettare ingaggi artistici.Stante alle dichiarazioni dell’Assessore regionale allo Spettacolo e Turismo Stancheris si era aperto uno scenario di ritorno alla normalità della vita e attività del Teatro(ripristino dello stanziamento di euro 14800,00), nomina di un nuovo Commissario straordinario con compiti gestionali, ma tutto si è bloccato con l’impugnativa della finanziaria regionale da parte del Commissario dello Stato, in quanto senza soldi non si canta……Concludendo e in attesa dello sblocco della situazione finanziaria regionale, ci chiediamo non sarebbe il caso di normalizzare intanto la gestione del Bellini con la nomina del CdA con qualificati e competenti componenti che possano individuare le migliori professionalità in atto mancanti con contestuale coinvolgimento del Sindaco di Catania in qualità di Presidente, così come previsto dalla legge istitutiva?
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