di iena assonnata marco benanti Preso dalle sue quotidiane “direttrici di vita” (il libretto degli assegni e il santino di Sant’Agata) il catanese”sperto” forse non vede alcune cose. Alcune cose evidenti, palesi, e anche un po’ ridicole. Quelle che accadono a Palazzo e nell’amministrazione pubblica. Malgrado la “visione onirica-mediatica”, Catania continua ad essere una “città […]
Catania, che città trasparente, quasi hard! Ci scrive un lettore: “ho scritto mail a La Sicilia su Asec…”
Pubblicato il 11 Marzo 2014
Riceviamo e pubblichiamo…
“Buonasera, vi giro la mail mandata in data 1 marzo 2014 a Lo dico a La Sicilia e mai pubblicata. Faccio presente che ho scritto varie volte a codesta rubrica per svariati argomenti (Teatro Stabile, Calcio Catania, inefficenze comunali ecc.) trovando sempre immediata pubblicazione, è la prima volta che la censura si abbatte su me semplice lettore e appassionato della cosa pubblica (ma anche privata essendo toccato nel portafogli di utente di municipalizzata!!). Evidentemente è possibile sproloquiare sul Papa, sul Presidente della Repubblica, sul Presidente della Camera e via discendendo ma guai a toccare un giornalista e i suoi misteriosi ed inutili privilegi………….Saluti, Michele Costanzo.
Il Sabato 1 Marzo 2014 19:21, Michele Costanzo ha scritto:Da qualche giorno cerco tra le righe del Nostro quotidiano La Sicilia un qualche articolo o trafiletto che riferisca e (spero) smentisca la notizia data in seduta di Consiglio Comunale di Catania dal consigliere Messina secondo il quale ci sarebbe un giornalista che è stato contrattualizzato dall’Asec con un emolumento di € 60.000,00 annui ma che presta la sua opera presso il Comune di Catania in area comunicazione. Io sono sempre stato un elettore di centrosinistra, cittadino di Catania e utente dell’Asec e in tutte le 3 vesti resterei attonito se la notizia fosse vera anche solo in parte. Non capisco infatti come si possa giustificare tale cifra annua e stento a capire i vantaggi che ne derivano a me utente del gas da avere una grande firma giornalistica tra le fila della partecipata a meno che non mi si risponda che tale professionista è stato in grado di recuperare fondi europei, recuperare crediti vantati, accrescere esponenzialmente gli utenti tale da averne un vantaggio in bolletta. Ma se addirittura fosse vero che costui trascorre le sue giornate lavorative presso il Comune di Catania al danno aggiungo la beffa in quanto mi chiedo cosa il Comune paghi a fare i dipendenti interni che magari, in tempi di magra come questi, potrebbe a sua volta prestare una tantum alle varie Asec o Amt che ne avessero bisogno per campagne di stampa, pubblicitarie o altro. La Sicilia, specie nell’ultimo periodo, riporta fedelmente tutte le vicende dei nostri politici in tema di sprechi e inefficenze, vorrei che facesse lo stesso se queste dovessero riguardare professionisti appartenenti alla categoria giornalistica. Gradirei fosse fatta chiarezza sulla vicenda senza coperture da “casta” a esclusivo vantaggio del cittadino, utente ed elettore.”
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