Catania comunale, “acqua e denari”: quel contenzioso con “Casalotto”. L’assessore D’Agata prende tempo…

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A fine settimana, abbiamo colto l’occasione per chiedere lumi al membro di giunta che… di iena assetata e assonnata marco benantiEra l’aprile del 2009 e Rifondazione Comunista fece un incontro su una vicenda non di poco conto…ecco il report

“si è svolta oggi, presso la sede della federazione catanese di Rifondazione Comunista, la conferenza stampa sul tema: L’amministrazione comunale “regala” 10 milioni di euro ad Acque di Casalotto s.p.a.: l’iniziativa di opposizione di Rifondazione Comunista.

La conferenza stampa è stata introdotta da Marcello Failla, responsabile politiche comunali del PRC che ha denunciato la grave vicenda che coinvolge la gestione commissariale successiva alle dimissioni del sindaco Scapagnini e l’attuale l’amministrazione comunale.

“Il 19 marzo 2008 il commissario straordinario Vincenzo Emanuele”, ha detto Failla” andando oltre le proprie attribuzioni, che avrebbero dovuto limitarsi alla semplice gestione ordinaria del comune di Catania, ha autorizzato una transazione tra Comune e società Acque di Casalotto, di cui è legale rappresentante Domenico Bonaccorsi, attuale presidente dell’Assindustria di Catania.

Da tempo, infatti, era in atto un contenzioso in cui il comune, per un verso era debitore di 5,5 milioni di euro, ma per un altro era anche creditore di oltre 16,278 milioni di euro nei confronti della società Acque di Casalotto.

Con una scrittura privata, firmata nel più totale segreto, l’amministrazione comunale ha concordato una transazione con la quale il comune di Catania rinunciava ai suoi crediti, “regalando” così alla società Acque di Casalotto oltre 10 milioni di euro.

Tutto ciò anche in violazione del bilancio preventivo 2008, approvato dal consiglio comunale di Catania, ove sono tuttora inscritte le somme a debito e quelle a credito riguardanti la società Acque di Casalotto.

Catania è uno dei comuni più indebitati d’Italia: una città in cui larga parte della cittadinanza è stata costretta per mesi e mesi a vivere senza illuminazione pubblica ed è inammissibile che si sperperi il denaro pubblico in regalie a questo o quel potentato economico.

Rifondazione Comunista ha presentato una lettera-esposto alla Corte dei Conti, alla al presidente di Confindustria Sicilia ed allo stesso sindaco Stancanelli, al quale si chiede un pubblico chiarimento, indispensabile dopo che, proprio pochi giorni fa, in consiglio comunale, erano stati sbandierati gli “importanti risultati” della nuova gestione del comune di Catania.

La transazione con la società Acque di Casalotto è certamente uno di quei risultati di cui andare certamente fieri.”

Ha quindi preso parola Pierpaolo Montalto, segretario provinciale di Rifondazione Comunista che ha sottolineato come i fatti denunciati vedano coinvolto il presidente del’associazione degli industriali catanesi, in una regione in cui Confindustria Sicilia ed il suo leader Lo Bello hanno fatto della legalità e della trasparenza la propria bandiera.

“Vicende come queste confermano il torbido intreccio tra politica ed affari nella nostra città”, ha detto Montalto,” e dimostrano come la vera causa del deficit finanziario debba essere cercata negli sperperi e nel clientelismo.

All’insaputa della cittadinanza, che paga quotidianamente le conseguenze del deficit finanziario comunale, si sono quindi “regalati” 10 milioni di euro ad un’impresa debitrice nei confronti del Comune.Di questo grave e sconsiderato atto dovranno risponderne i responsabili.” “

Apriti cielo! Bonaccorsi querelò, ma per Montalto e Failla arrivò il “non luogo a procedere”. Vinsero in sede giudiziaria.

Dall’amministrazione Stancanelli arrivò la revoca della transazione.Bene: sabato scorso, nella sede del “Movimentocinquellestelle”, in piazza Santa Maria della Guardia, l’assessore comunale all’ecologia Rosario D’Agata è stato ospite, insieme ad altri (nella foto di presentazione dell’articolo un momento): il tema era proprio legato ai benefici dell’acqua pubblica(è stata anche “adottata” la fontanella nella piazza adiacente). Gli abbiamo chiesto notizie sulla vicenda “Comune-Acqua di Casalotto”. Ecco la risposta:”della transazione cui faceva riferimento me ne sono occupato quando ero consigliere comunale presentando un’esplicita interrogazione, credo che sia stata oggetto di contenzioso da parte della precedente amministrazione, non so i risultati di questo contenzioso, li verificheremo.

Ma quello che mi prende sottolineare- perchè evidentemente non posso avere due opinioni sulla stessa materia- così come ho fatto quando ero all’opposizione, mi pare che bisogna avere un chiarimento complessivo su questa vicenda, verificare se quello che è stato fatto, come io temo che sia stato fatto in maniera irregolare ed illegittima, in questo caso chiedere la restituzione di quanto dovuto e soprattutto verificare che non ci debbano essere esborsi da parte della pubblica amministrazione se non fossero dovuti.”

E ancora:“c’è un groviglio di questioni che riguardano, sono i tre i soggetti di questa cosa, amministrazione comunale, Sidra e Acqua Carcaci (in realtà Casalotto, ndr).Non c’è dubbio che su questa materia occorre un chiarimento complessivo che non penalizzi il pubblico e che soprattuto faccia in modo che il privato se ha da dare al pubblico li dia”.Scadenze?“No, questo non dipende da me, dipende dal contenzioso che in corso, quando avrà fine lo affronteremo.”Ne riparleremo presto. 

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Redazione Iene Siciliane

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