CATANIA COMUNALE: E IL CONCORSO PER VICE COMANDANTE DELLA MUNICIPALE FINISCE IN TRIBUNALE


Pubblicato il 01 Luglio 2014

Siamo ormai in piena affermazione universale del “Primato della Legge”….

I LEGALI DEL RICORRENTE CHIEDONO DI VALUTARE LA POSSIBILITA’ DI TRASMISSIONE DEGLI ATTI ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

di iena giudiziaria marco benanti

Il 24 giugno scorso, si è tenuta, presso il Tribunale del lavoro di Catania, l’udienza, con procedura d’urgenza, che vede come attore Giovanni Magrì assistito dallo studio legale Fresta/Caudullo e come convenuto il comune di Catania (per il sindaco), la commissione di esami e Stefano Sorbino, il neo vicecomandante dei vigili urbani di Catania (alla guida di Viabilità e dell’Annona) e vincitore del relativo concorso, oggetto del ricorso. Della vicenda ne abbiamo scritto di recente.

 http://www.ienesiciliane.it/articolo.php?aid=4541

 

Il giudice Rosario Cupri ha verificato la regolare costituzione delle parti e preso atto della mancata costituzione in giudizio del dott. Sorbino. Presente per il Comune l’avv. Leonardo Arcidiacono: ma non c’era l’avv. Saro D’Agata, assessore alla legalità del comune, che, comunque, abbiamo intravisto qua e là per i corridoi del Tribunale. Poi è scomparso.

Ma non è scomparsa la legalità, che a Catania con l’avvento del centrosinistra e del sindaco Bianco sta letteralmente “travolgendo” la città. I legali del ricorrente hanno esposto i fatti al magistrato, riassumendogli il corposo ricorso, nel quale  è stata contestata la decisione della commissione della selezione, che ha estromesso il concorrente, sebbene –a suo dire- in possesso di tutti i requisiti previsti dal bando.

Alle precise rivendicazioni dei due procuratori del ricorrente, il legale del comune di Catania ha replicato sostenendo la legittimità dell’operato della commissione. Ma non solo: in sede di discussione è emerso che il neo vice comandante dei vigili urbani ha omesso di citare nella sua domanda di partecipazione al concorso che era, all’epoca dei fatti, sopposto a procedimento penale. A conferma di questo assunto, è stata prodotta in giudizio la domanda in copia di Sorbino e la sentenza del Tribunale di Velletri che ha assolto il neo vice comandante per prescrizione dall’accusa di concorso nel reato di abuso d’ufficio (che avrebbe determinato la vittoria al concorso per comandante della “municipale” di Sorbino presso il Comune di Pomezia), chiedendo al giudice di valutare l’opportunità di procedere alla trasmissione degli atti citati alla Procura della Repubblica di Catania. Il giudice si è riservato ordinanza.

Insomma, una mattinata in cui la legalità a Catania ha mostrato tutta la sua vigente forza. D’impeto.

 

 

 


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