Catania comunale, Maurizio Caserta smaschera la “primavera mediatica”: “sei mesi in…Bianco”


Pubblicato il 19 Dicembre 2013

Conferenza stampa (nella foto sotto Fabio Tracuzzi, Loredana Mazza, Maurizio Caserta) stamane per capire realmente come vanno le cose sotto il vulcano…a cura di iena superdotata 

Mancanza di umiltà e approssimazione sono le caratteristiche di questa amministrazione comunale”. E’ duro il giudizio di Maurizio Caserta leader politico di Officine Siciliane, l’associazione presentata oggi che prende il posto di Per Catania, sull’operato dei primi sei mesi della giunta Bianco.

Dopo i saluti del presidente dell’associazione Loredana Mazza, Caserta ha sottolineato che anche questa amministrazione ha la cattiva abitudine di addossare tutte le responsabilità e le mancanze alle giunte precedenti. A tal proposito Caserta ha citato alcuni passi del rapporto del Ministero dell’Economia redatto nel 2007, dove si evince che il buco finanziario ha inizio nel 1996.

” I bilanci di previsione dell’ente nel periodo esaminato(1996-2006)- si legge nel documento- non sono stati attendibili e congrui nei loro stanziamenti di entrata e di spesa, tanto che la concreta gestione poi li ha completamente smentiti. A fronte di questo si può affermare che l ‘ente in questo lasso di tempo ha avuto un tenore di spesa ben superiore alle reali possibilità offerte dalle entrate”.

Caserta ha, inoltre, evidenziato che, secondo il rapporto del Ministero, “il Comune di Catania ha fatto fronte allo squilibrio con l’avanzo di amministrazione e soprattutto con le consistenti giacenze di casse. Una volta esauritesi queste disponibilità ha cominciato a far ricorso ai finanziamenti e alle entrate straordinarie spesso non realizzatesi”. “Il sindaco Bianco e la sua giunta- ha aggiunto- quando parla di responsabilità degli altri farebbe bene a guardare anche alle sue precedenti esperienze da primo cittadino”.

Il leader politico di Officine Siciliane ha poi affrontato quattro dei tanti argomenti che hanno caratterizzato il non operato di questi primi sei mesi di amministrazione: lo stato dell’arte della rete fognaria cittadina, il Patto dei sindaci, la crisi dei teatri e in particolare del Bellini e il Nodo Gioeni. Per quanto riguarda il primo argomento Caserta ha ricordato che l’attuale rete copre poco più del 24 per cento della popolazione catanese. La restante parte degli abitanti scarica i propri reflui in modo indipendente nel sottosuolo inquinando le falde sottostanti che alimentano i torrenti dell’area metropolitana. Caserta ha anche ricordato che a breve l’unione europea renderà esecutiva la sanzione pecuniaria, già presa ma sospesa, che sarà a carico di ogni singolo cittadino”.

Sul Patto dei sindaci il docente di economia ha ricordato che si tratta di un’occasione irripetibile per una comunità, “perché programmando i piani energetici futuri e’ possibile ottenere dei finanziamenti importanti dalla comunità europea e migliorare la qualità della vita dei cittadini. Una grande occasione da non perdere, ma l’amministrazione dopo aver aderito al progetto con una delibera del 26 settembre scorso non ha dato al momento altri segnali e i mesi a disposizione per non perdere i finanziamenti restano adesso soltanto nove”.

Gravissima la crisi culturale che attanaglia la città di Catania e in modo particolare il Teatro Bellini, “una crisi non dell’ ente ma voluta e provocata dalla classe politica siciliana”.

I lavoratori sono da cinque mesi senza stipendio, nonostante promesse e annunci. “Bianco si era impegnato con i lavoratori in campagna elettorale, non si è mai schierato a favore dei dipendenti, se no con qualche sterile comunicato, ha avallato le decisioni del Commissario di licenziare il direttore artistico e il maestro del coro”. Infine il Nodo Gioeni. “Siamo stati tra i primi a denunciare dubbi e incongruenze. Abbiamo posto delle domande all’ assessore Bosco alle quali non ha mai risposto, limitandosi ad annunciare la fine dei lavori che puntualmente non si è verificata: inizio della scuola, vacanze di Natale e per ultimo la festa di Sant’Agata. Il Nodo Gioeni e ‘ ulteriore dimostrazione di quanto alcune scelte siano dettate da approssimazione e incompetenze”.

A margine della conferenza stampa di oggi Maurizio Caserta e Loredana Mazza hanno presentato la nuova a associazione Officine Siciliane che raccoglie le esperienze della lista civica Per Catania e dell’associazione per Per Catania. “Officine siciliane – ha detto Caserta- senza lasciare Catania sarà un punto di aggregazione e di osservazione della politica siciliana.”

 


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