Considerazioni “sbagliate” sullo sfondo di una città sempre uguale a sè stessa…di iena di strada
“… anche a Catania aveva alloggio la Signora: quella certa Signora senza della quale non c’è democrazia che non sia menzogna. Ci aveva alloggio, e il suo nome era inciso “Opposizione”, sopra una grande targa, sempre tirata a lucido, ma era inutile cercarcela, perché al suo posto si faceva sull’uscio un uomo, il Signor Consenso.” Lo disse anni fa il Presidente del Tribunale dei Minorenni Giambattista Scidà: mercoledì prossimo 20 novembre un incontro pubblico (scuola “Cavour” ore 17,30) lo ricorderà a due anni dalla scomparsa.
Una voce pressocchè unica quella di Scidà nel “deserto” di una realtà fatta di troppi “amici”, di finte contrapposizioni, di accordi trasversali, di rapina sociale a fini privati, anche grazie ad una magistratura requirente non all’altezza. In realtà facente parte del sistema di comando di una città che in tema di devianza minorile -e non solo- registra ancora oggi tristi “primati” europei.
La “città degli amici”, la “città coperta” vive l’ennesima stagione di finte alternative: lo si vede in tanti aspetti. Nei Palazzi che contano -come in quello della cosiddetta “giustizia”- tira l’aria di sempre: una routine, una “normalità” per un contesto generale in realtà mostruoso, fatto di indifferenza diffusa, di realtà fuori dalla civiltà (oltre mezza città “vive” in condizioni assurde, economicamente, socialmente, urbanisticamente).
E a Palazzo degli Elefanti? L’amministrazione Bianco ha raccolto per vincere di tutto e di più. Ora al “baricentro politico” di un pezzo di ex centro-destra (Leanza, Sammartino, Sudano, oltre agli ex lombardiani, gli ex udc) si rischia di vedere “sommati” un altro “pezzo” di ex-centrodestra, il gruppo di Firrarello & Company, nato dalla divisione del Pdl.
Una contrapposizione fra Firrarello e Bianco, in realtà, da anni pressocchè di facciata e basta. Fra poco diventeranno ufficialmente sostegni politici reciproci? Non è solo fantapolitica. Del resto l’opposizione di centrodestra al comune è stata piuttosto scontata: una riedizione -a parti invertite- di quanto faceva il centrosinistra con l’ex sindaco Stancanelli. Niente di eclatante, in un consiglio dove gli spostamenti elettorali hanno determinato solo cambiamenti di facciata. Un Grande Centro che si è riproposto, come già accaduto.
Che tutto questo possa portare a qualche vero cambiamento in una delle peggiori città d’Italia? Ma chi ci crede? Ah quanto manca Scidà…
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