di iena fanta-masgorica
“Alì babbao chi spacchiu mi cuntao” è il titolo della manifestazione che si terrà sabato pomeriggio, alle 17,30, sotto gli archi della marina, in occasione del bimillenario della nascita della “minchiata” (ma secondo talune fonti, la nascita della “minchiata” sarebbe da fare risalire al tempo della fondazione di Catania).
Per l’alto profilo culturale dell’iniziativa, la stessa ha avuto il patrocinio dell’Unicef, un organismo internazionale che protegge le giovani generazioni dal mondo adulto e dalle sue “minchiate” quotidiane.
E non poteva che essere Catania la “culla d’eccellenza”, una vera e propria “patria”, delle “minchiate”, che dal Palazzo all’ufficio stampa “allargato”, sino ai cosiddetti di “alta qultura” stanno lasciando un segno indelebile nella “carne” di una città devastata, rappresentata in modo osceno, nella maniera più lontana dalla realtà.
Mentre si muore per la caduta di una palma. Mentre ci si dà fuoco perché la “legalità” colpisce chi vende frutta e verdura per sopravvivere, mentre il denaro pubblico entra oggi, come ieri, a valanga nelle tasche dei privati.
Ultim’ora: a presentare all’evento sarà Fantomas. Che intervisterà la Sfinge. Sono ammesse domande, mica siamo a Palazzo degli Elefanti.
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