CATANIA COMUNALE SHOW, TRA BARZELLETTA E REALTA’: IL COMANDANTE DEI VIGILI CHE INSEGUE L’AUTOBUSSO-UN EROE PICCOLO PICCOLO

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(in foto: Pietro Belfiore, Giuseppe Lazzaro Danzuso)

 di Turidda della Fava di Ricotta

 

La sapevate quella dei vigili urbani che inseguono l’autobusso? Certo che no! Però, caro (se ancora non rimbecillito) lettore, come dice quel pacchione di George Clooney: immagina, puoi! Oggi vogliamo occuparci di una storia di cronaca che potrebbe sistemarsi in quella zona della fantasia che sta tra la barzelletta e la realtà. Non scriveremo perciò dell’assemblea Nato, se non per citare l’impareggiabile affresco dell’evento fatto ieri da Sergio Scandura: “Buongiorno. Il primo cittadino, impareggiabile cerimoniere, oggi è in brodo di giuggiole che non sta nella pelle. Città blindata e sorvolata (dagli elicotteri) per il parlamento Nato. Ci sono i presidenti di Camera e Senato: Boldrini e Grasso; i ministri: Alfano, Mogherini, Pinotti e il cadavere di Salvatore La Fata: pure lui non sta più nella pelle”.

 

Come si evince dal commento molto radicale e poco chic del giornalista, la vicenda del disgraziato e onesto ambulante abusivo non smette di far parlare di sé e infatti mercoledì sera anche la popolare trasmissione Chi l’ha visto? (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a9f4db55-f732-4372-a6bd-86b5325b11e5.html), ha trattato la tragica vicenda dell’uomo che è morto bruciato per “mancanza di buonsenso”. Tra le altre cose è andata in onda un’intervista al comandante dei vigili urbani di Catania, Pietro Belfiore; impacciato davanti a una giornalista vera che faceva domande vere, l’impavido (scoprirete perché tra poco) comandante, teneva la testa bassa, gli occhi al pavimento e la voce bassissima, mentre dava la versione “urbana” dei fatti che hanno portato La Fata a cospargersi di benzina e darsi fuoco.

 

Abbiamo saputo che qualche telespettatore catanese, davanti a questa intervista ha esclamato: “ma chi bedda fiura i medda ca sta fannu u comandanti”. Un altro telespettatore dall’accento catanese, in diretta ha invece commentato così:  “vigili e sindaco stanno diventando più cattivi, ma tanto a loro lo stipendio il 27 gli arriva lo stesso”.

 

Pare che questi commenti siano dispiaciuti al comandante Belfiore che non riusciva a capacitarsi d’essere visto così di malocchio dalla popolazione catanese. La preoccupazione è come un gas che si sparge nell’aria e gonfia palloni e pensieri, quelli dell’ufficio stampa (abusivo?) del comune in questo caso, che avrà pensato: ma che sarebbe bello se il nostro comandante dei vigili potesse mettersi in mostra con un atto eroico che celebri le sue qualità e il suo altruismo e anche il suo buon cuore. E certo che sarebbe bello! Ma non è che la realtà sia un film di Bruce Willis e Sylvester Stallone e perciò comandante e ufficio stampa si saranno messi il cuore in pace, penserete voi. E invece no! Perché la realtà non sarà mica un action movie, ma può sempre essere una commedia all’italiana pazzesca.

 

Fu così che in soccorso dell’immagine del corpo dei vigili e del suo comandante vennero due studenti di Pamplona in Erasmus a Catania. Proprio ieri, gli smemorati di Spagna non si vanno a dimenticare lo zaino sopra l’autobusso 457 e non fermano per caso in mezzo alla strada la volante sulla quale si trova proprio il comandante Belfiore e questi commosso dallo zaino solitario e possibile preda di rapine, non si mette impavidamente all’inseguimento dell’autobusso per recuperare lo zaino e riconsegnarlo sano e salvo ai due studenti che commossi si complimentano per il tempestivo e disponibile intervento di quella  che una giornalista locale ha definito “una pattuglia della municipale che si è trasformata in un ‘angelo’ provvidenziale per due studenti Erasmus”?

 

Proprio sì cari lettori! La vicenda descritta è accaduta davvero e l’ufficio stampa di Catania ne ha dato immediata comunicazione alla popolazione che non potrà che palpitare d’orgoglio per l’eroicità dimostrata dal comandante Pietro Belfiore, un eroe piccolo piccolo.

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Redazione Iene Siciliane

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