CATANIA COMUNALE SPETTACOLARE! NICOLO’ NOTARBARTOLO (PD) PRESENTA INTERPELLANZA SU CARTELLONISTICA E L’ASSESSORE AL BILANCIO GIUSEPPE GIRLANDO ANNUNCIA DI VOLERLO QUERELARE!

Leggi l'articolo completo

Pubblichiamo sotto il comunicato sull’iniziativa del presidente della comissione lavori pubblici del Pd (ma non è della maggioranza?) 

e informiamo che pare proprio che il membro di giunta abbia preannunciato querela! Contro il consigliere democratico. Ma si può denunciare uno perchè presenta un atto di questo tipo? 

sotto l’assessore Girlando

a cura di iena querele per tutti marco benanti

“CATANIA, CARTELLONI PUBBLICITARI “SELVAGGI”. NOTARBARTOLO (PD): “NECESSARIO METTERE MANO AL RIORDINO DELL’IMPIANTISTICA PUBBLICITARIA. BISOGNA CAPIRE LE RAGIONI DI QUELLO CHE PARE UN CONDONO A TUTTI GLI EFFETTI”.

Il consigliere comunale PD chiede chiarimenti sui provvedimenti con cui la Giunta ha revocato con valore retroattivo le sanzioni per i 1500 cartelloni pubblicitari rinunciando ad entrate per circa 600 mila euro.

 

“Una interpellanza per capire quali siano le azioni che l’Amministrazione vuole intraprendere per affrontare il tema di un effettivo riordino dell’impiantistica pubblicitaria, quali siano le ragioni di opportunità politica e quali benefici ci si aspetta dalla rinuncia all’incasso di circa 600 mila euro di sanzioni, e quali effetti abbia avuto tale scelta sul bilancio dell’Ente”. A chiederlo è il consigliere comunale del Partito Democratico Niccolò Notarbartolo, con una interpellanza depositata oggi. “Il Comune di Catania rinuncia ad incassare entrate pressoché sicure legate alle sanzioni elevate alle ditte titolari dei circa 1500 impianti pubblicitari irregolari, senza ottenere in cambio alcun beneficio significativo” è la questione posta da Notarbartolo, che chiede chiarezza all’Amministrazione cittadina sulla vicenda legata alla mancata riscossione delle sanzioni in tema di “cartellonistica selvaggia”. Con l’interpellanza rivolta alla Giunta Bianco, Notarbartolo infatti ripercorre le fasi della vicenda, partita nel 2013 con i provvedimenti di “riordino” dell’impiantistica pubblicitaria emanati dal Comune. “Con questi provvedimenti – si legge nell’interpellanza dell’esponente del PD al Consiglio comunale – sono state revocate le autorizzazioni rilasciate prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, del Regolamento comunale per la pubblicità e del Piano generale degli impianti pubblicitari, aventi ad oggetto impianti pubblicitari pericolosamente collocati al di sotto delle distanze minime previste dal Codice della Strada”. Alla revoca delle autorizzazioni, però, non è seguita la rimozione degli impianti da parte delle ditte titolari e “per tali ragioni la Polizia Municipale ha elevato le conseguenti sanzioni pecuniarie di circa 400 euro per ciascun impianto, per un numero complessivo di circa 1.500” spiega Notarbartolo.

“Ciò su cui vorremmo fosse fatta chiarezza sono le misure successivamente adottate dalla Giunta Bianco che con una delibera del 6 maggio scorso, e dopo preventivi incontri con le ditte pubblicitarie del settore, ha approvato un protocollo di intesa per il riordino dell’impiantistica pubblicitaria contenente impegni tanto dettagliati quanto onerosi per il Comune di Catania” commenta Notarbartolo, elencando nel suo atto ispettivo alcuni punti salienti della delibera di Giunta. Tra questi, riassume l’interpellanza, “la revoca in autotutela dei verbali” elevati nel 2013, a fronte della “collaborazione che le imprese sottoscriventi il presente protocollo d’intesa offrono per la repressione del fenomeno dell’abusivismo”: in sostanza, le imprese hanno dato la propria disponibilità a mettere a disposizione del Comune “due camion di cui uno dotato di autogru con tre tecnici specializzati dotati di attrezzature necessarie alla rimozione e/o alla ricopertura d’impianti pubblicitari, per 300 giornate lavorative; due autisti con autovettura dotati di macchine fotografiche digitali, un software cartografico con cui gestire l’inventario delle autorizzazioni presenti nel territorio comunale; 10 tablet da consegnare agli ispettori del Comune contenenti all’interno un data base fotografico relativo alle autorizzazioni rilasciate dal Comune, un applicativo web nel quale potere pubblicare on line tutte le foto e gli elenchi degli impianti autorizzati”.

Ma Notarbartolo chiede chiarimenti anche in merito ad una successiva delibera di Giunta, del luglio 2014, con cui l’amministrazione ha previsto delle deroghe al Codice della strada e al Regolamento comunale delle affissioni e pubblicità, “disponendo un nuovo regime di distanze, molto meno severo, avente efficacia retroattiva, di fatto costituendo il presupposto per l’annullamento retroattivo in autotutela delle verbalizzazioni già effettuate”.

Provvedimenti su cui il consigliere PD, presidente della Commissione Lavori pubblici, nutre perplessità: “Innanzitutto gli atti di indirizzo e le modifiche ai regolamenti sono state adottate dalla Giunta e non, come per legge, dal Consiglio comunale – spiega Notarbartolo – Ma soprattutto non riusciamo a comprendere la natura della retroattività della modifica del regime delle distanze, che pare disposta al solo fine di determinare i presupposti per l’annullamento in autotutela dei verbali già elevati dai Vigili Urbani”.

“In sostanza, quindi, l’Amministrazione sceglie di rinunciare a ben 600 mila euro circa di entrate pressoché sicure senza che questa ingente perdita sia stata compensata da benefici significativi, visto che alle imprese è stato chiesto di mettere a disposizione 10 tablet e l’erogazione di servizi banali e di valore economico indefinito – prosegue – Inoltre la deroga alle distanze minime degli impianti rappresenta una gravissima violazione, mettendo a repentaglio l’incolumità dei cittadini in vista di un beneficio per pochissimi imprenditori”.

“Vogliamo capire i motivi di quello che appare a tutti gli effetti come un condono – conclude Notarbartolo – quali siano le responsabilità che hanno caratterizzato la gestione del settore soprattutto in riferimento ai danni della mancata riscossione delle sanzioni già elevate e alle ragioni per le quali, eventualmente, non ne sarebbero state comminate altre”. Nell’interpellanza si chiede infine “quali siano le azioni che l’amministrazione intende porre per affrontare il tema di un effettivo riordino dell’impiantistica pubblicitaria nella città, in coerenza con gli strumenti urbanistici vigenti e tenendo conto, oltre che delle regole di leale concorrenza economica tra i diversi soggetti operanti nel settore delle affissioni dirette e dell’impiantistica pubblicitaria, anche dell’interesse pubblico della incolumità dei cittadini”.”

Leggi l'articolo completo
Redazione Iene Siciliane

Recent Posts

Sindacato, Leonardo La Piana è il nuovo segretario generale della Cisl Sicilia

Eletti in segreteria Vera Carasi ed Emanuele Gallo. All’elezione avvenuta oggi a Palermo, presenti il…

6 ore ago

CALTAGIRONE, MPA: “SODDISFATTI PER APPROVAZIONE BILANCIO, ADESSO GIUNTA RILANCI AZIONE DI SVILUPPO”

“Il MpA è soddisfatto per l'approvazione da parte del Ministero dell'Interno del bilancio stabilmente riequilibrato…

6 ore ago

CANOA, WEEKEND IN SARDEGNA PER IL CIRCOLO CANOA CATANIA

Ultimo impegno stagionale per i canoisti del Circolo Canoa Catania. I rossazzurri, sabato e domenica,…

7 ore ago

Catania, presentata la 26sima edizione del Raid dell’Etna: partenza il prossimo 29 settembre da Palermo

Catania, Castello Leucatia: presentata la competizione per auto d’epoca DA PALERMO A CATANIA, OLTRE MILLE…

7 ore ago

Imesi Atletico Catania 1994, domenica sfida casalinga contro la Nebros

Impegno casalingo per l’Imesi Atletico Catania 1994. Nel campionato di Eccellenza, Girone B, la squadra…

7 ore ago

Il Consiglio si ribella: il DUP mette a nudo la fragilità dell’amministrazione Trantino

Catania, 27 settembre 2024 - Se è normale che l'opposizione metta in luce le carenze…

16 ore ago