Catania Comune, “arrivano i soldi”?: “sì, un prestito”, secondo il prof. Maurizio Caserta


Pubblicato il 19 Ottobre 2013

In questi giorni nuovi annunci roboanti. Dall’ “Associazione Per Catania”….

“L’amministrazione comunale di Catania ha deciso di accedere al fondo del DL 35. L’obiettivo di questo decreto è quello di aiutare le amministrazioni locali a pagare i loro debiti verso le imprese. l’associazione Per Catania davanti all’annuncio ha però espresso alcune perplessità.

La prima è che il Decreto è solo stato approvato da una Camera. Va bene sfornare notizie, ma almeno aspettiamo che ci sia la norma. per riaprire i termini per l’accesso ma anche l’esito favorevole della richiesta stessa di accesso al fondo – Ma più rilevante è il tono trionfale che parla di 175 milioni di Euro di benefici. In realtà, non ci arriverà alcun contributo speciale, salva la possibilità di ottenere risorse fresche per l’amministrazione che resta titolare dei suoi debiti, ma li dilaziona, mentre li paga. In sostanza, contrarremo un nuovo prestito.

Il Dl 35, infatti, oltre a prevedere la rimozione di alcuni vincoli, si limita ad assicurare la liquidità alle amministrazioni pubbliche. Non fornisce le risorse gratis per il pagamento del debito. Siamo di fronte dunque a un’interessante operazione di ristrutturazione del debito, che potrebbe portare qualche vantaggio in termini di risparmio di interessi, ma il debito va pagato e resta nella pancia delle casse comunali.

Nelle parole di Maurizio Caserta, l’Associazione Per Catania auspica che l’amministrazione consideri con tutta la serietà necessaria la situazione economica della città e quella finanziaria del Comune; evitando di presentare come una operazione di rilancio della città ciò che equivale a pagare i debiti con altri debiti, solo più lunghi. Il rilancio della città passa attraverso una nuova politica che crei spazio per le imprese giovani, innovative, capaci di esportare.

Se non si affronta con tutte le competenze necessarie questa situazione, non si farà altro che spostare in avanti il peso del debito, con l’unico effetto di spingere sempre di più i giovani di questa città a lasciarla, per non restare sommersi dai debiti e dalle inefficienze della classe politica che li ha preceduti.

L’amministrazione catanese cambia i sindaci ma continua a scambiare i debiti da pagare domani con quelli da pagare anche dopodomani. Va bene ridurre il peso delle rate, ma noi vorremmo che sia il prodotto a cambiare. Possibilmente in meglio. E non dimentichiamo che a pagare non è il signor comune, ma i signori catanesi”.

 


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