Catania, comune "in bolletta": ennesimo ritardo nel pagamento degli stipendi


Pubblicato il 05 Novembre 2012

E il sindaco Stancanelli continua a parlare di risanamento dei conti…I sindacati chiedono incontro urgente con il primo cittadino. a cura di iena dei contiArriva comunicato dei sindacati che rilanciano una questione aperta da mesi:

“Cgil, Cisl e Uil di Catania, insieme alle sigle di categoria Fp Cgil, Fp Cisl e Uil PA, chiedono un incontro urgente al sindaco Stancanelli per il ritardo dei pagamenti dello stipendio dei dipendenti comunali, in particolare per l’ulteriore ritardo della mensilità di ottobre.Con una lettera indirizzata al sindaco Stancanelli, e per conoscenza al prefetto di Catania Francesca Cannizzo, e firmata dai segretari generali della confederazioni Villari, Giulio e Mattone, e dai segretari di categoria Agliozzo, Volpato e Passarello, i sindacati sottolineano che a seguito dell’incontro tenutosi oggi con il direttore generale e il ragioniere generale dell’Ente sul ritardo nei pagamenti “chiedono immediato e urgente incontro al fine di affrontare in modo efficace, opportuno, adeguato e puntuale, la pesante situazione economica in cui è venuto a trovarsi il Comune di Catania. Le notizie di questi giorni riguardo ai debiti fuori bilancio quantificabili intorno ai 60 milioni di euro, prefigurando scenari da pre dissesto che a questo punto potrebbe trovarsi dietro l’angolo, ed il riferimento esplicito del art.243 del TUEL , alimentano non poco le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Ente”. I rappresentanti dei sindacati chiedono al Prefetto “di prestare fin da subito la massima attenzione alla questione”-

In merito al comunicato di Cgil, Cisl e Uil , il sindaco Stancanelli ha diffuso la seguente nota:

“Massima disponibilità a incontrare nuovamente le organizzazioni sindacali dei lavoratori perché abbiamo il comune interesse a difendere i nostri diritti dagli impegni continuamente violati dal governo nazionale. Sulla questione degli stipendi dei comunali, così come quelli degli ausiliari socio sanitari, oltre a tagliare alla cieca il governo sta ritardando ingiustificatamente i trasferimenti di risorse che ci spettano a discapito dei lavoratori e dunque dei servizi alla cittadinanza. Una situazione non più tollerabile che richiede uno sforzo congiunto delle forze sociali, delle istituzioni e della sana politica per fare valere i nostri diritti. Proprio per questi motivi avevo già convocato per il prossimo 12 novembre una riunione per istituire un tavolo permanente che indirizzi l’impegno delle forze sane cittadine in questa azione che ci veda impegnati all’unisono, per evitare che a pagare i danni siano sempre i comuni, i suoi dipendenti che garantiscono i servizi ai cittadini”

 


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