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Catania, Comune nel caos: i revisori dei conti ‘bocciano’ all’unanimità il Bilancio 2011
Pubblicato il 08 Agosto 2012
di iena comunale
La notizia non è delle migliori per la giunta guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli: il Collegio dei revisori dei conti del Comune di Catania, all’unanimità, non ha dato parere favorevole allo schema di Bilancio 2011. Sull’atto, essenziale per la vita dell’Ente, mancherà così il parere di regolarità contabile dell’organo presieduto dal dott. Natale Strano. Un vero guaio per l’Amministrazione comunale.
Secondo i revisori sarebbero ben nove le “irregolarità non sanate” e, fatto più importante, non sarebbero state allegate le relazioni dei responsabili dei servizi amministrativi che dovevano attestare l’esigibilità dei crediti del Comune. Nello specifico, secondo l’organo di revisione il Bilancio 2011 non starebbe in piedi perché le cifre indicate come “crediti” dell’Ente non hanno ricevuto il riconoscimento dei dirigenti comunali. In pratica nessuno si è assunto la responsabilità di attestare l’esistenza delle somme sulle quali si reggeva -secondo la giunta guidata dal sindaco Raffaele Stancanelli- il bilancio 2011″. E ancora, sempre secondo l’organo di revisione, in materia di contrasto all’evasione fiscale, il Comune “deve continuare con azioni più incisive”, visto che esisterebbero addirittura “soggetti totalmente sconosciuti” che sono debitori dell’Ente.
Non si è fatta attendere la nota del Ragioniere generale del Comune di Catania, Giorgio Santonocito.
In merito alla Relazione dell’Organo di Revisione sul Rendiconto della gestione 2011 con la quale il Collegio dei Revisori ha inteso esprimere parere sul Rendiconto 2011 in senso non favorevole all’approvazione, per un’ asserita incongruenza fra i Residui Attivi (crediti) da mantenere, come certificati da alcune Direzioni dell’Ente e i Residui Attivi effettivamente mantenuti in Bilancio, il ragioniere generale dell’Ente precisa che i rilievi non rispondono in alcun modo alla realtà contabile dell’Ente.
Di seguito si riporta una nota esplicativa dello stesso ragioniere generale dell’Ente Giorgio Santonocito:
“L’ Organo di revisione dichiara di avere effettuato “verifiche eseguite a campione sull’entità contabile dei residui attivi e passivi di alcune Direzioni”. Tale metodologia non avrebbe consentito di attestare “la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione”.
La metodologia di analisi “a campione” effettuata su alcune Direzioni appare infatti inidonea alla verifica contabile cui i Revisori sono chiamati in sede di parere sul Bilancio: essa non permette di evidenziare la dimensione complessiva del Bilancio, non consentendo di rilevare quei residui (crediti) la cui sussistenza è stata effettivamente certificata da altre Direzioni, quali la Direzione Personale, la Direzione Ragioneria Generale, diverse da quelle soggette a campionamento.
Ciò accade perché lo schema di bilancio degli Enti locali è rigidamente determinato da decreti ministeriali e prevede l’elencazione nei “Bilanci” affidati alle singole Direzioni (PEG) di capitoli (e, quindi dei correlati residui) effettivamente gestiti da Direzioni diverse: vedasi il caso del “personale” che se pure riportato nei singoli “Peg” di Direzione è poi gestito centralmente dalla Direzione Personale (che ne attesta, come ha attestato, la sussistenza) così come i mutui sono gestiti centralmente dalla Ragioneria Generale (che ne attesta, come ha attestato, la sussistenza) ed i “Lavori” sono gestiti centralmente dalla Direzione Lavori Pubblici (che ne attesta, come ha attestato, la sussistenza).
Dall’ analitica rappresentazione di tali residui gestiti in modo centralizzato si desume chiaramente il dovere di mantenimento di tutti i residui riportati nel Rendiconto 2011 in quanto su tutti è stata espressa certificazione di mantenimento, se pure da Direzioni diverse rispetto a quelle oggetto di controllo campionario. L’eliminazione di tali crediti sarebbe quindi un grave errore contabile. La metodologia di analisi utilizzata dal Collegio, inidonea al controllo richiesto, ha portato come inevitabile conseguenza alla evidenziazione di tali apparenti “incongruenze”: lo scrivente, Ragioniere Generale, ha trasmesso i dovuti chiarimenti al Collegio dimostrando come di tutti i crediti mantenuti in Bilancio sia stata data certificazione dalle competenti Direzioni e chiedendo la revisione del parere sul Rendiconto 2011.
Un semplice errore metodologico, dunque, che si confida di superare grazie ai chiarimenti forniti, già nella giornata di oggi in sintonia col Collegio stesso, che si incontrerà nel pomeriggio con i funzionari della Ragioneria per una più attenta analisi dei dati.
Né, d’altra parte dette asserite “incongruenze” possono svilire l’enorme lavoro di revisione e “pulizia” del Bilancio, realizzato da questa Amministrazione che, nei quattro anni di propria gestione (2008/2011), ha eliminato dal Bilancio oltre € 474,9 milioni di crediti inesigibili, tutti ereditati dalle precedenti gestioni: il 12% del totale!, una percentuale di gran lunga superiore alla media nazionale, rilevata su tutti i comuni di Italia, che si attesta al 6%.”
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