L’Alfa Basket Catania scenderà in campo domani pomeriggio. La squadra rossazzurra, nel campionato di Serie C, sarà di scena al PalaDavolos contro l’Olympia Basket Comiso (palla a due alle ore 18). Sfida che vale il primato solitario in classifica. I due team sono appaiati, in graduatoria, a quota 12 punti (6 vittorie e una sconfitta). […]
Catania, “corsa” a Palazzo degli Elefanti: “occasione d’oro” per Giuseppe Berretta. Potrebbe vincere le primarie. “Giocando” da solo ha ottime possibilità!
Pubblicato il 08 Gennaio 2013
Con una metafora si direbbe siamo al tiro “a porta vuota”. Dopo l’annuncio bianchista e con la presenza incombente di Maurizio Caserta (ma entrambi non sembrano intenzionati a fare le primarie…) come farà Berretta a perdere la chance di “correre” per Palazzo degli Elefanti con le possibili “autoprimarie”? di iena pallonara
Come diceva uno di quelli amati dal “popolo della sinistra”: “…Nino non avere paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore…“. Ecco, nei panni di “Nino” potrebbe esserci presto Giuseppe Berretta, che da tempo ha già lanciato il movimento civico “io cambio Catania”. Insomma, concorre per sindaco della città. Concorre anche per il Parlamento, è vero, ma quando uno è democristiano dentro non c’è che fare, ci puoi mettere sopra tutte le facce progressiste o simili che vuoi, non cambia molto la sostanza.
Di certo, dopo l’annuncio di Enzo Bianco, che si aggiunge alla candidatura del prof. Maurizio Caserta, c’è da chiedersi: ma quando la segreteria Piddì di Catania parla di primarie a chi si rivolge? Bianco non sembra proprio intenzionato a fare le primarie. Così come Caserta. E allora? Chi le farà? Berretta parlamentare (è già eletto, siamo in democrazia) contro Berretta candidato sindaco? Berretta aspirante primo cittadino contro Berretta deputato?
Al momento, ulteriori candidature non sono all’orizzonte, quindi? Vedremo una bella “partita democratica”…con una “porta vuota”? Si vedrà questo ennesimo “spettacolo” del Piddì? Il rischio -non solo teorico- esiste: la speranza (ma ci vuole anche qui, davvero coraggio) è che il gruppo dirigente Piddì dia segni di vita e di capacità al ruolo. Perchè altrimenti, altri potrebbero avere buon gioco (sempre rimanendo dentro la metafora). L’Udc è in agguato? E, in genere, si tratta di “giocatori” che “i rigori non li sbagliano”.
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