La nuova produzione del TSC, insieme a Fondazione Teatro di Roma e Teatro Vittorio Emanuele di Messina, sarà in scena fino al 2 febbraio. La storia, tratta dal testo di Ronald Harwood, racconta la vita del grande direttore d’orchestra Wilhelm Furtwangler, interpretato da Stefano Santospago. foto di Antonio Parrinello. Catania, 20 gennaio – La Sala Verga del Teatro Stabile di Catania ospiterà […]
Catania, “corsa” a Palazzo degli Elefanti: “occasione d’oro” per Giuseppe Berretta. Potrebbe vincere le primarie. “Giocando” da solo ha ottime possibilità!
Pubblicato il 08 Gennaio 2013
Con una metafora si direbbe siamo al tiro “a porta vuota”. Dopo l’annuncio bianchista e con la presenza incombente di Maurizio Caserta (ma entrambi non sembrano intenzionati a fare le primarie…) come farà Berretta a perdere la chance di “correre” per Palazzo degli Elefanti con le possibili “autoprimarie”? di iena pallonara
Come diceva uno di quelli amati dal “popolo della sinistra”: “…Nino non avere paura a sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore…“. Ecco, nei panni di “Nino” potrebbe esserci presto Giuseppe Berretta, che da tempo ha già lanciato il movimento civico “io cambio Catania”. Insomma, concorre per sindaco della città. Concorre anche per il Parlamento, è vero, ma quando uno è democristiano dentro non c’è che fare, ci puoi mettere sopra tutte le facce progressiste o simili che vuoi, non cambia molto la sostanza.
Di certo, dopo l’annuncio di Enzo Bianco, che si aggiunge alla candidatura del prof. Maurizio Caserta, c’è da chiedersi: ma quando la segreteria Piddì di Catania parla di primarie a chi si rivolge? Bianco non sembra proprio intenzionato a fare le primarie. Così come Caserta. E allora? Chi le farà? Berretta parlamentare (è già eletto, siamo in democrazia) contro Berretta candidato sindaco? Berretta aspirante primo cittadino contro Berretta deputato?
Al momento, ulteriori candidature non sono all’orizzonte, quindi? Vedremo una bella “partita democratica”…con una “porta vuota”? Si vedrà questo ennesimo “spettacolo” del Piddì? Il rischio -non solo teorico- esiste: la speranza (ma ci vuole anche qui, davvero coraggio) è che il gruppo dirigente Piddì dia segni di vita e di capacità al ruolo. Perchè altrimenti, altri potrebbero avere buon gioco (sempre rimanendo dentro la metafora). L’Udc è in agguato? E, in genere, si tratta di “giocatori” che “i rigori non li sbagliano”.
Lascia un commento