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Catania, corsa a sindaco: dove c’è sinistra c’è casa
Pubblicato il 15 Febbraio 2013
Tenetevi forte….è tornata Iena Ridens, si salvi chi può!!!di Iena Ridens
Adesso che i Comitati per Bianco hanno approntato CasaCatania per Bianco Sindaco in via Oliveto Scammacca (semu tutti devoti tutti? Cettu!Cettu!), che dopo casa Berretta in via Crispi diventa la seconda casa aperta per i catanesi (democraticamente parlando), praticamente un affronto alla legge Merlin; per non parlare di Maurizio Caserta, che una sede non gli bastava e ha fatto dell’intera Catania la sua sede, da conoscere un po’ alla volta con le sue cronotappe, la versione 2.0 della “Passeggiata con” in onda su Antenna Sicilia con la mitologica Anna Maria Agosta; che la Marisa Acagnino è pronta a rinunciare alla sua casa naturale, il Palazzo di Giustizia di piazza Esposizione, ed alla sua famiglia naturale, la magistratura, per formarne una di fatto con l’Uomo del Megafono, Saro “Confindustria” Crocetta, e a braccetto con lui, ad uso quadriglia, tentare l’approdo alla casa di tutti i catanesi, Palazzo degli Elefanti, bene, abbiamo capitato che per la sinistra, l’elezioni comunali, sono tutta una faccenda di casa. Che, per dire, Berlusconi con la sua proposta di togliere l’Imu sulla prima casa, vi fa una pippa.Il punto è, però, che il cittadino medio catanese, di fronte a tutte queste case aperte, si sente un po’ confuso. Lo schieramento che, in tutti questi anni, ha tristemente vagato nel deserto dell’opposizione al centrodestra trionfante, adesso che avrebbe tutte le chances per tornare ad affacciarsi dal balcone del sindaco, salire sulla carrozza del Senato, esultare dalla tribuna A ad ogni gol del Catania, prendersi gli insulti dei precari vari diversamente stazionanti e protestanti sotto le finestre del Municipio, che ti va a fare? Si divide. Mette in scena il remake di un commedia inglese di grande fortuna qualche anno fa, adattandolo alla sua naturale vocazione a suicidarsi: Quattro Candidati ed un Funerale. Quello politico, che il centrosinistra anche questa volta dotrà celebrare per la sua dabbenaggine e la sua coazione a ripetere il meccanismo della divisione dell’atomo.Piuttosto che inaugurare spaziapertidicondivisionedelleideeedellesperanzedellacittadinanzaattivadeigiovanichevoglionocrederechecambiaresipuolofaccioperchemelochiedelagenteechepalle, fate l’unica cosa di buonsenso: primarie, chi vince candidato unico che ci do che ci do che ci do. Vedi mai che l’Udc, in cambio del sostegno a Leanza alla presidenza della Provincia, potrebbe pure appoggiarlo decretandone la quasi certa vittoria.E per il centrodestra firrarellian-castiglioniano con un tocco di Lombardo anzicheno, sarebbero cazzi.Ma non ce la fate. Questo è il (vostro) problema.Perché dove c’è sinistra, c’è casa. Monovani, ma casa.That’s all.
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