Finalmente, una presa di posizione chiara, dura, senza omaggi al “togato che Sa”…altro che “unità” indistinte!“Amministrative a Catania, Ingroia non parla a nome di Rifondazione Comunista.
Le dichiarazioni di Antonio Ingroia apparse sugli organi di stampa, nelle quali a nome di Rivoluzione Civile, l’ex magistrato propone che alle prossime elezioni comunali a Catania si converga su un nome unico del centrosinistra e che tale coalizione si allarghi ad altre forze, non sono sono state concordate con i soggetti che hanno costituito il cartello elettorale Rivoluzione Civile alle ultime elezioni politiche e pertanto non sono state rilasciate anche a nome di Rifondazione Comunista.
Se il nome unico del centrosinistra di cui parla Ingroia fosse quello di Enzo Bianco e l’allargamento della coalizione fosse riferito agli alleati trasversali di cui l’ex Sindaco Bianco, già sconfitto nel 2005, si sta circondando nelle ultime settimane, allora l’ex magistrato non solo non parla a nome di Rifondazione Comunista, indisponibile a tali manovre di trasformismo politico, ma non parla neanche a nome di coloro che alle ultime elezioni politiche hanno convintamente investito in un progetto politico che aveva trovato il suo collante nella radicale alternativa ai poteri forti, alle clientele, alle privatizzazioni e alla borghesia mafiosa.
Ingroia farebbe bene, prima di farsi trascinare nell’inseguimento di qualche promessa elettorale, a rileggersi ciò che Enzo Bianco diceva di lui quando era magistrato, quando l’ex senatore del PD gli chiedeva di tacere e lo paragonava a Silvio Berlusconi. Se la coerenza politica non fa più parte del carattere di Antonio Ingroia, speriamo almeno che l’ex magistrato abbia il buon senso di non trascinare i soggetti, le donne e gli uomini che hanno contribuito alla presentazione della lista elettorale Rivoluzione Civile nelle sue mirabolanti giravolte.
Rifondazione Comunista è impegnata da mesi alla costruzione, insieme ad associazioni e movimenti, di una sinistra unita alternativa ai poteri forti e a chi ha governato la città negli ultimi vent’anni devastando la sua economia e abbandonandola a un degrado sociale non più accettabile. Il tema che deve affrontare la politica è quello di produrre una proposta amministrativa credibile, radicalmente alternativa al saccheggio compiuto dalle destre, coerente con le lotte portate avanti negli ultimi anni e che metta al centro partecipazione dal basso, democrazia e diritti. Lasciamo ad altri le alchimie delle alleanze prive di coerenza e progetto amministrativo che già troppi danni hanno causato alle cittadine e ai cittadini catanesi. Rifondazione Comunista vuole scrivere tutta un’altra storia.
Pierpaolo Montalto – Segretario Provinciale Rifondazione ComunistaMatteo Iannitti – Coordinatore Provinciale Giovani Comuniste/i”
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