Filcams Cgil di Catania e Caltagirone Comunicato stampa Non si ferma la protesta dei 41 lavoratori della Steel Telecom Srl, società in subappalto di DXC Technology (Enterprise Services Italia Srl ), che rischiano di perdere il posto di lavoro dopo l’improvvisa revoca delle committenze. Dopo il sit in di stamattina di fronte agli Uffici scolastici […]
Catania dal Vivo, Cisl sulle costruzioni: il settore marcia a due cifre ma occorre consolidare la ripresa
Pubblicato il 05 Dicembre 2021
(Nella foto della segreteria, da sin. Di Mauro, Turrisi, Murabito)
Al VII congresso della Filca Cisl Catania
Il Patto per Catania si è rivelato un Pacco per Catania: promesse non mantenute e opere rimaste al palo
Catania, 4 dicembre 2021 – Più 18 per cento di lavoratori, più 11 per cento di imprese rispetto al passato e oltre 80 milioni di euro di massa salariale: il settore delle costruzioni anche a Catania marcia a doppia cifra. Ma c’è anche un “Patto per Catania” che si è rivelato un “Pacco”, con promesse non mantenute e opere pubbliche rimaste al palo. La sfida per il futuro? Consolidare la ripresa con rinnovo dei contratti, maggiore sicurezza e adeguamenti salariali. E incalzare gli enti appaltanti per la spesa delle risorse, con l’avvio della progettazione in alcuni casi o dell’esecuzione in altri di opere come fognature, raddoppi ferroviari, mantellata del Porto, sicurezza della zona industriale.
È l’impegno per la riconfermata segreteria della Filca Cisl di Catania, al termine dell’11° congresso della federazione: alla guida Nunzio Turrisi, al suo fianco Rosario Di Mauro e Domenico Murabito.
Davanti alla platea dei delegati, dei rappresentanti delle associazioni datoriali, a Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture, e alla presenza dei segretari nazionali di categoria Ottavio De Luca e Cristina Raghitta, a Paolo D’Anca, segretario generale Filca Cisl siciliana, a Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl catanese, nella sua relazione Turrisi tocca criticità e opportunità del mondo delle costruzioni.
«Stiamo uscendo dalla crisi – esordisce Turrisi – grazie agli incentivi statali per l’edilizia privata e per la promozione di un piano nazionale di interventi pubblici. Ma occorre lavorare insieme perché la ripresa sia strutturata e duratura, perché i lavoratori possano affermarsi e professionalizzarsi, perché le imprese possano innovarsi e patrimonializzare. Bisogna creare condizioni migliori per tutelare sempre di più la salute e la sicurezza dei lavoratori, insieme al rinnovo dei contratti collettivi territoriali, fermi da anni, e dello stesso Ccnl, scaduto da mesi. Nello stesso modo, servono anche aumenti salariali importanti, per rendere il settore attrattivo per i giovani».».
Ma a Catania c’è il rischio che il “Patto” annunciato quattro anni fa si riveli un “Pacco”, denuncia Turrisi. «La stragrande maggioranza delle opere – precisa – oggi avrebbero dovuto essere già in corso di realizzazione, e invece sono fuffa. Un’incapacità di trasformare gli impegni in spesa effettiva, certificata anche dalla Corte dei Conti. Un esempio: per la mitigazione del rischio idrogeologico, in Sicilia su 789 milioni di euro disponibili, Catania non ha speso un euro».
«La verità – commenta – è che di burocrazia buona, efficiente ed efficace ce n’è poca. Scarseggiano i progetti e il personale tecnico adeguatamente preparato e retribuito».
Gli fa eco Attanasio: «È da riprendere finalmente il confronto con l’amministrazione comunale e metropolitana, perché dobbiamo sapere quali e quanti progetti possono essere inseriti nel PNRR, quali e quante opere non riescono a partire».
E dire che di ammodernamento il territorio catanese ha estremo bisogno: la seconda pista dell’aeroporto; opere portuali per la crocieristica, grandi yacht e mercantili; sviluppo dei sette chilometri di costa sabbiosa della Plaia; “civilizzare” la zona industriale; mettere in sicurezza il territorio; risanare, conservare e adeguare alle norme antisismiche il patrimonio edilizio pubblico; collegamento viario tra i diversi centri urbani; piano straordinario di edilizia residenziale pubblica.
Su tali temi Filca e Cisl ritengono che vada «ricercata la massima convergenza di azione di tutte le forze politiche e di tutti i soggetti che, a vario titolo, sono portatori di interessi collettivi». Lo scopo, come obiettivo amministrativo e dovere sociale, è di migliorare il territorio e la qualità della vita delle persone che ci vivono.
I DATI (fonte Cassa Edile CT)
Lavoratori attivi: 10.143 (+18,09%)Imprese attive: 2.331 (+10,68%)Ore lavorate: 7.601.139 (+32,59%)Massa salari: 80.544.881 euro (+33,75%).
Lascia un commento