Catania Dal Vivo, via Castromarino…”secondo round”: sindaco Pogliese precisa, l’avv. Lipera replica

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Comune di Catania Ufficio Stampa 27.02.2020

Via Castromarino, nessuna valutazione sulle cause delle lesioni è attribuibile al Sindaco.

In riferimento alla riunione successiva al sopralluogo su via Castromarino che si è svolta martedì scorso in Municipio alla presenza dei tecnici del genio civile, della protezione civile regionale e comunale dei vigili del fuoco, delle manutenzioni e dell’urbanistica del comune, della Fce e della polizia municipale, si precisa che il sindaco Salvo Pogliese non ha mai espresso alcun giudizio sulle cause delle lesioni dello stabile. A differenza di quanto affermato da un legale, le uniche dichiarazioni riconducibili al sindaco sono quelle virgolettate riportate nel comunicato stampa diramato nella stessa serata di martedì e vale a dire:“A strettissimo giro informerò dettagliatamente l’Autorità Giudiziaria sugli sviluppi tecnici che ci obbligano a intervenire subito sul consolidamento dell’edificio, per evitare che si verifichino ulteriori crolli che potrebbero essere di gravissima portata per tutta la zona” e l’altra riferita agli sfollati:”Procederemo a tappe forzate per evitare ulteriori situazioni di pericolo per poi decidere le soluzioni definitive. In questo momento il pensiero va agli sfollati e a quanti abitano nei pressi, che temono di potersi ritrovare anch’essi in situazione di difficoltà. Con la nostra protezione civile stiamo assistendo quotidianamente i residenti e oltre al bonus casa di 250 euro che già siamo in grado di rilasciare, grazie anche alla pronta sensibilità del consiglio comunale che ha modificato il regolamento, stiamo operando per soluzioni per dare una casa a quanti l’hanno momentaneamente persa”.

In realtà, dunque, il riferimento all’oggettiva difficoltà a risalire alle cause dirette delle gravi lesioni che si sono verificate nella palazzina, tenuto conto delle particolari condizioni della stratificazione lavica, è il puntuale resoconto di affermazioni di altri soggetti partecipanti alle riunione in Municipio, che nulla hanno che vedere con il primo cittadino, come si può agevolmente evincere dai contenuti del comunicato stampa.

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Mentre il Sindaco di Catania smentisce il suo ufficio stampa, ci sono delle famiglie che aspettano risposte concrete

Nota dell’Avv. Giuseppe Lipera

«È evidente l’inspiegabile disinvoltura con la quale l’amministrazione della città stia cercando di mettere una toppa dinanzi ad una vicenda, in tutti sensi, disastrosa e drammatica.

Questa infatti, con le parole del Capo della Giunta, prima ha dichiarato l’oggettiva difficoltà a risalire alle gravi lesioni verificate nella palazzina, poi, dopo essere stato da noi criticato, per mezzo del suo ufficio stampa, ha fatto pervenire la notizia che non avrebbe mai espresso alcun giudizio sulle cause delle lesioni dello stabile.

Trattasi di un comportamento letteralmente ambiguo e bipolare, che non tiene assolutamente conto della reale situazione.

È normale che in tale contesto, prima si dica una cosa e poi se ne dichiari un’altra per paura di essere “attaccati”?

A che gioco si sta giocando?

Ci sono dei cittadini catanesi che aspettano, dai propri rappresentanti eletti, una risposta: seria, univoca e concreta che li possa aiutare ad alleviare la pagina più brutta delle loro vite.

Da un lato, con ciò, da legale, mi sento, forte del mandato ricevuto, di parlare a nome dei miei assistiti, i quali insistono, come auspicato sicuramente farà, a sollecitare l’Autorità Giudiziaria competente (non quella politica!) a ricercare il prima possibile una verità e dei responsabili di una vicenda che, oggi nel 2020, ha del surreale.

Dall’altro nei confronti dell’Autorità Politica – Amministrativa, dicasi il Sindaco, diamo un suggerimento: di realizzare tutto il possibile, ad esempio potrebbe anche chiedere l’intervento del Presidente della Regione e/o dei Ministri della Repubblica competenti. È stato fatto?

Queste persone, che hanno bisogno di conforto prima di tutto, non possono essere lasciate sole con una mancetta da 250€, i quali, in una città come Catania, non saranno mai sufficienti a poter soddisfare i bisogni di famiglie alle quali è stato letteralmente tolto tutto. Se fosse stato un terremoto avremmo detto che “sarebbe stata colpa della natura” ma in questo caso invece?»

 

 

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Benanti

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