Catania della “legalità all’italiana”, chi s’ammucca la Camera di Commercio? Quelli che non si piegano a Confindustria dicono che…


Pubblicato il 11 Aprile 2014

Comunicato di Associazioni del commercio e agricoltura che…“Premesso:

che le scriventi Associazioni provinciali rappresentano 16.319 imprese con 48.004 occupati fra i settori del: commercio, industria, artigianato, agricoltura, trasporti, turismo, servizi alle persone, servizi alle imprese, rispetto alla controparte che rappresenta 6.335 imprese con 36.860 occupati e 8601 soci di cooperativa ( totale 45.461 lavoratori), che operano nella provincia di Catania (fonte : CCIAA Catania che ha trasmesso gli elenchi depositati dalle varie Associazioni nell’ambito della procedura per il rinnovo degli Organi della Camera di Commercio di Catania);

che nell’ambito della riunione del Consiglio Camerale per l’elezione del Presidente della Camera di Commercio I.A.A., le scriventi non hanno avanzato alcuna proposta di candidatura;

che le scriventi Associazioni si erano dichiarati favorevoli ad accettare la proposta, espressa verbalmente dai rappresentanti di Confindustria Catania nell’ambito di una riunione informale tenutasi in CCIAA alla presenza di una ventina di Consiglieri camerali, che prevedeva la nomina a Presidente della CCIAA Catania del Dott. Domenico Bonaccorsi (Presidente Confindustria Catania) con inserimento nella Giunta camerale di un rappresentante dell’Artigianato e di un rappresentante rispettivamente di Confcommercio, Confesercenti e Coldiretti;

che, a distanza di poche ore, è stato comunicato informalmente un cambiamento, presumibilmente riconducibile ad elementi esterni a Confindustria Catania, della proposta stessa basato su argomentazioni tecniche dalle scriventi ritenute infondate e pretestuose;

che, successivamente, è stato proposto alle scriventi di valutare un possibile aumento da 5 a 7 dei seggi della Giunta camerale, previa modifica statutaria e conseguente omologazione dell’Assessorato regionale competente, in grado di “soddisfare” la richiesta delle scriventi Associazioni in termini di rappresentanza in seno all’Organo camerale.

Ritengono le scriventi:che ciò che viene proposto non rispecchia l’esigenza di un equilibrio tra gli Organi (Giunta e Consiglio) camerali;

di dichiararsi contrari ad un aumento dei seggi (da 5 a 7 ) in Giunta che contrasta con l’impegno di tutta la Nazione a contribuire alla spending review ma, ancor di più si dichiarano contrari ad anacronistiche logiche di spartizione che sanno tanto di un “aggiungi un posto a tavola”;

di esprimere perplessità circa la presa di posizione dei Sindacati CGIL,CISL, UIL che non hanno ritenuto di interpellare le scriventi Associazioni sulle proprie ragioni.F/toCIA, CIDEC, COLDIRETTI, CONFAGRICOLTURA, CONFESERCENTI,CONFCOMMERCIO, FEDARCOM”.


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