A Catania non debbono proprio esserci problemi talmente gravi da affliggere la cittadinanza se esponenti apicali della sua amministrazione si dilettano in una sorta di cabaret digitale h24 con cui rimpinzano Facebook e TikTok come non ci fosse un domani.
Possiamo quindi ritenerci fortunati se il primo cittadino Enrico Trantino ed uno dei suoi più fedeli sodali di giunta come Sergio Parisi hanno tanto tempo libero da poterlo impegnare in scenette acchiappa-like ad uso e consumo degli internauti dei social mentre – è questa la triste verità – la città sprofonda in un degrado tale da rendere credibili i parallelismi con ciò a cui si assisteva alle falde dell’Etna negli anni ’80 (i lettori più giovani vadano su Google per capire di che parlo).
Sul sindaco, relativamente al tema, potrebbe scriversi un trattato in luogo di queste breve articoletto.
Abbiamo visto il buon Enrico versione dj con tanti borghesucci della Catania da bere in una piazza Federico di Svevia messa in ginocchio dalla cervellotica chiusura al traffico, lo abbiamo scorto ravanare nell’ immondizia per invitare la cittadinanza ad occuparsi della differenziata, persino invitare a mo’ di vigile urbano alcuni residenti del centro a spostare i veicoli per agevolare la pulizia delle strade dalla cenere vulcanica.
Poi arrivano le prime piogge e qualche cattivone inizia a sospettare che la pulizia di vie cittadine e tombini non sia stata proprio fatta a regola d’arte se le precipitazioni ottobrine hanno tramutato in poche ore la città in una piscina. E badate bene non solo nei quartieri popolari, che a questa amministrazione interessano come a me gli amori di Stefano De Martino, bensi in pieno centro in una via Etnea trasformata in una sorta di Simeto con attività commerciali in ginocchio e cittadini a rischio annegamento (e non è una battuta stante ciò cui abbiamo assistito in qualche video)
Il solerte Parisi, novello “influencer della Piana” (della serie il sindaco fa proseliti) si è fatto immortalare scopa in mano nella zona del Lungomare a volere simboleggiare -a beneficio di qualche boccalone- l’efficacia di una giunta che sa sporcarsi le mani in prima persona.
Ridiamo per non piangere di lui e dei suoi interessati cantori che ce lo dipingono come una sorta di novello “angelo del fango” da cui prendere esempio. Ma costoro credono che l’anello al naso lo abbiamo proprio tutti a Catania o qualcheduno che ha mantenuto un pizzico di sale in zucca ci sia e farsi buggerare da buffonate così grossolane lo disturbi un pizzico?
Ieri abbiamo assistito ad una gara di calcio dilettanti ed imbattendoci in un operatore del cosiddetto calcio minore ci siamo sentiti riferire da costui (uno non proprio di primo pelo) di non ricordare un assessore allo sport così “sdraiato” sugli interessi di Catania Fc e disattento dinanzi all’impiantistica comunale lasciata all’abbandono più sconcertante.
Sarebbe bello sentire ogni tanto un confronto sapido anche su questi temi.
Magari in qualche tv locale.
Che dite giriamo il numero dell’amico che si lamentava a Sergino nostro ? O magari a qualcuno dei suoi amichetti che lo difendono sui social ?
Così magari vediamo cosa viene fuori
Saluti sconfortati (dall’incapacità e dal lecchinismo).
Luca Allegra.
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