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Catania…di periferia: vivere a Librino sulla sedie a rotelle. Senza ascensore. Il comune si muove e risolve il problema
Pubblicato il 05 Giugno 2014
Ogni tanto, qualcosa per i dimenticati si fa…
da un comunicato di Palazzo degli Elefanti
“Gli arresti domiciliari sono finiti”.Con questa battuta il sindaco di Catania Enzo Bianco si è rivolto alla signora Bernarda Lanza, che, costretta su una sedia a rotelle, abita all’ottavo piano di uno stabile dell’Iacp di Librino dove da anni l’ascensore non funzionava. Bianco aveva segnalato qualche mese fa la penosa situazione all’allora assessore regionale Nino Bartolotta, che aveva chiesto all’Istituto autonomo case popolari di provvedere. Così l’ascensore è stato rimesso in funzione dal Servizio manutenzione dell’Iacp.
Il sindaco è dunque tornato a trovare la signora Lanza (nella foto) spiegandole, con il nuovo commissario dell’Istituto, Antonio Leone, nominato da qualche giorno, come, di concerto con l’Istituto, si cercheranno di destinare, non appena si libereranno, appartamenti al pian terreno o al primo piano per chi ha difficoltà di deambulazione. E questo per evitare problemi in caso di black out elettrici o altre emergenze. È stata inoltre donata dall’Iacp alla signora una sedia a rotelle compatibile con le dimensioni dell’ascensore.
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