di Iena Costituzionalista
Una Iena si è aggirata all’interno di Villa Cerami e questa volta per una denuncia che rende orgogliosi l’Università di Catania e tutta la città: Ida Nicotra, docente di diritto costituzionale, è stata scelta dal Presidente del Consiglio, Enrico Letta, tra i trentacinque saggi che compongono la commissione per le riforme costituzionali.E’ l’unica donna siciliana fra i componenti che oggi stanno per incontrare a Roma il Presidente della Repubblica Napolitano ed il Premier Letta.Qualche mese fa il suo nome era stato fatto come probabile candidato alla poltrona di Primo Cittadino della città etnea. Adesso questo incarico è una conferma alla sua preparazione.
Sono lusingata di aver ricevuto questa nomina, ma so anche che è una grossa responsabilità che io e i miei colleghi abbiamo. Il Paese ha bisogno di riforme reali e concrete, e la nostra seppur un’ottima Costituzione va rinnovata. Adesso non si può più aspettare.
Quali sono i punti fondamentali che andrete ad affrontare?Tutto è stato improvviso, dunque dobbiamo confrontarci per come svolgere al meglio il nostro ruolo. Non possiamo fare una valutazione sulla tempistica della riforma costituzionale, ma di priorità. Siamo dei tecnici e svolgeremo il nostro ruolo con tale visione. Però, già da adesso posso dire che tutte le forze politiche sono d’accordo sul diminuire il numero dei parlamentari e sulla riforma del bicameralismo.Cosa vede come volano per la ripresa economica?
La crisi – seppur magra consolazione – non è solo italiana, ma mondiale. Ciò che ho sempre sostenuto è che l’ambiente e la sua tutela rendono la vita qualitativamente migliore, e garantiscono, soprattutto, un futuro migliore alle nuove generazioni. Proprio per quest’ultime dobbiamo salvaguardare il patrimonio naturale e culturale. Lo stesso è ciò che deve fare lo Stato: dare speranza. E’ molto peggio vedere un giovane rassegnato, rispetto ad un anziano. Ma lo Stato deve tutelare tutti, perchè ogni cittadino è risorsa per il Paese.
Fondamentale per il Governo sarà alleggerire il carico fiscale, per poter aiutare gli imprenditori a fare investimenti e favorire così l’occupazione, oggi, invece, siamo fra i paesi fiscalmente più cari e tutto ciò dissuade le imprese. Non bisogna tralasciare il reddito minimo, e dare un tetto massimo alle pensioni d’oro. E, indispensabile, sarà diminuire gli sprechi.
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