Catania e opere: la metropolitana costiera? Grazie all’ing. D’Urso

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C’erano tutti o quasi giovedì scorso, 20 dicembre, a Catania, quartiere di Picanello. Una bella inaugurazione quella della metropolitana costiera attesa dopo anni e anni di lavori. 

Recita, fra l’altro, il comunicato stampa del comune:

“…il capoluogo etneo è adesso dotato di un servizio urbano ferroviario che attraversa per intero la città con le sette fermate di Cannizzaro, Ognina, Picanello, Europa, Centrale, Acquicella e Bicocca: “Una vera e propria metropolitana costiera -ha commentato il sindaco Pogliese- che ha il suo snodo nevralgico in piazza Giovanni XXIII-Stazione Centrale- dove è possibile scambiare il treno ferroviario con la metro FCE e numerose linee dei bus Amt e diverse destinazioni della Sicilia. Si tratta adesso –ha aggiunto Pogliese- di armonizzare le funzioni, a partire dal biglietto unico integrato su cui già nelle prossime settimane avvieremo il confronto con le aziende che gestiscono i servizi per arrivare in breve tempo a un ticket con costi contenuti, avviando contemporaneamente l’efficientamento delle corse e la frequenza dei treni che sono certo l’assessore Falcone solleciterà”.

La nuova fermata, tra la stazione di Catania Ognina e la fermata di Catania Europa, si trova interamente in galleria, con i due ingressi posti in corrispondenza della via Libertini, dove è disponibile un parcheggio, e della via Timoleone che diventa operativa da venerdì 21.”

Niente male, solo che mancava chi l’ha pensata ed approvata: l’ing. Tuccio D’Urso, attualmente dirigente all’assessorato all’energia della Regione Siciliana. Proprio lui, colui che, con la “famigerata” amministrazione Scapagnini, ha rappresentato l’ultima fase in cui a Catania, pur tra mille contraddizioni, si è pensato e fatto qualcosa di concreto. Un’amministrazione, che pur tra mille attacchi, è stata fra le più attive degli ultimi 50 anni. E nella quale D’Urso, malgrado il “sistema Catania”, con protagonista assoluta la “Procura progressista”, ha fatto tanto e…aveva ragione (vedi storia dei parcheggi).

Sì, vero ci sono state anche “le consulenze di Lombardo”, così voi della “Catania bene”, quelli che hanno assistito in silenzio ai cinque anni (2013-2018) che hanno portato alla formalizzazione del dissesto, siete contenti. 

Buona Domenica.

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Benanti

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