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Catania elettorale: che tempo che fa
Pubblicato il 05 Giugno 2013
A spasso per la città, sentendo, guardando, osservando…vai Iena, dicci…
La Iena Ridens in questi giorni ha girato la città, addentrandosi nelle sconosciute (alla maggior parte dei catanesi convinti che Catania sia quella compresa tra il corso Italia e piazza Teatro Massimo) periferie cittadine, laddove Librino e San Giorgio si danno la mano, scendendo per Monte Po, dove le sfere si tingono bordeaux. Dove, basta andarci una volta per rendersene conto, risiede la città dimenticata dalla città degli happy hour e delle liste omaggio per la discoteca, dei pr che fanno politica e dei politici che si comportano come pr. Dove non gliene frega una mazza a nessuno delle pensose riunioni dove ci si incontra tra la gente che piace (?).
Però, è proprio questa città che deciderà le elezioni; quella compresa tra l’Antico Corso e Strada Ottanta Palme, quella che si incontra nei bar della piazzetta dietro la chiesa dei Cappuccini; quella che di giorno lavora in centro ma la notte ritorna dentro i complessi sterminati di San Nullo, di via Sebastiano Catania, di via Galermo. Basta girare, parlare, discutere con gli abitanti dei quartieri, per comprendere che gli argomenti di cui si beano quei due-tremila catanesi autoproclamatisi “la città” (quelli che sono rappresentativi, quelli che la sanno lunga, quelli che non sanno niente e proprio per questo parlano di tutto), visti da quassù sono solo pippe mentali proprie di chi non ha un cavolo da fare da mane a sera. Comunque: la Iena ha girato, ed annusando l’aria, come solo una iena può fare, ha percepito un venticello che soffia in direzione molto diversa da quella che in molti vorrebbero accreditare. Gli stessi che, nel 2005, pensavano soffiasse forte un fresco maestrale che tutta la foschia regnante sulla città potesse spazzare via, e vennero invece travolti da una inaspettata (per loro, inaspettata) folata di scirocco.Del resto, basta guardare a come sta messo il meteo in questi giorni: il calendario dice che siamo prossimi all’estate, ma le temperature sono più d’autunno inoltrato. Brrrr, che freddo…
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