Catania elettorale, Matteo Iannitti: “noi siamo rivoluzionari”

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Intervista al candidato a sindaco di “Catania Bene Comune”…di iena miscredente marco benanti

Matteo ma perchè sei comunista?Quando ho iniziato a capire di voler cambiare il mondo a 13 anni, ho provato immediato ribrezzo per chi diceva di attendere, di moderare gli animi, di non andare al di là di alcuni limiti. Poi ho conosciuto delle donne e degli uomini che lottavano, che disinteressatamente tentavano di cambiare la vita materiale delle persone scagliandosi contro chi le sfruttava, toglieva diritti, non pagava stipendi. Decisi di farne parte. Non mi basta correggere il Sistema, penso che il mondo come lo conosciamo vada cambiato radicalmente.

Chi te lo ha fatto fare a candidarti a sindaco? L’ambizione? Altro, tipo scavalcare nel partito Pierpaolo Montalto? Oppure come dicono i farisei lo “spirito di servizio”?Pierpaolo Montalto sarà uno straordinario Sindaco di Scordia. Ho deciso di candidarmi perché non potevo accettare l’idea che alcune battaglie, alcuni percorsi politici restassero senza voce in questa campagna elettorale. Se avessimo scelto di non candidarci saremmo rimasti ingabbiati tra rassegnazione, falsità e rimpianti. Nessuno spirito di servizio e una grandissima ambizione: prestare la mia voce a un progetto che si chiama “Catania Bene Comune” che rappresenterà la nuova sinistra della città: l’unica purtroppo.

In questi mesi tu che sei studente universitario hai studiato oppure hai perso tempo dietro la ricerca del voto?Ho studiato molto più che in altri periodi ma non in vista di un esame universitario. Abbiamo studiato le leggi, il Piano Regolatore, i regolamenti comunali, le varianti, i progetti, i bandi del Comune. Poi abbiamo comunicato alla città tante cose derivanti da anni di battaglie, anni di esperienze e mesi di studio sulle malefatte delle Amministrazioni Bianco, Scapagnini e Stancanelli.

A volte quando sei in quelle riunioni noiosissime con i compagni non ti viene di pensare: “voi essere a mare, magari con una bella ragazza accanto”?Fortunatamente da quando abbiamo fatto nascere Catania Bene Comune le riunioni non sono più noiose e fortunatamente durante gli incontri sono sempre circondato da donne e uomini straordinari/e che sono tra le più belle risorse che ha Catania.

Chi è il candidato-avversario più comico che hai?Direi Tuccio D’Urso ma avverto una pericolosità nelle sue parole e nei suoi progetti che mi impedisce di sottovalutarlo del tutto. Poi c’è un altro signore con cui mi scontro spesso che si chiama Maurizio Biancanelli e ha la voce sommessa, l’arroganza verace e la saccenteria del professore universitario.

Stancanelli ha detto che ti vorrebbe come suo assessore: ma lui come assessore della “tua squadra” non sarebbe meglio?Stancanelli provoca e crede, attraverso le lusinghe, di smorzare gli attacchi verso la sua amministrazione. Si sbaglia. A Stancanelli gli auguro un buon lavoro, da avvocato.

Quanto costa oggi un voto a Catania?Il prezzo della dignità. Alle famiglie manca tutto e quindi il costo del voto scende. Si parla in giro di 30 euro, 50 al massimo. Poi ci sono i pacchetti di voti: quelli possono costare tanto. Poi c’è la miseria del pacco di pasta e del buono benzina. Per ora non abbiamo certezze che questo stia avvenendo, sono solo voci. Noi abbiamo assunto un impegno: denunceremo qualsiasi tipo di compravendita elettorale all’autorità competente.

E’ vero che hai successo con le ragazze? Si dice che qualcuna ha anche il tuo poster nella stanza….Il più grande successo è condividere la mia vita con una donna e compagna meravigliosa. I poster in stanza…quelli delle manifestazioni.

Quando senti gente di centrodestra elogiarti pensi “stanno sbagliando”? Oppure “sto sbagliando io”?L’arruffianamento vive nell’indole di molti catanesi. Ci scontreremo in Consiglio Comunale e vedremo chi sbaglia, durante la campagna elettorale alcuni vivono di tattica e questo piano di confronto non ci interessa.

Avete denunciato l’uso distorto dei Caf, ma l’uso distorto della parola “comunista” quando lo denuncerete?Stiamo contrastando con forza l’utilizzo criminale di locali pubblici finanziati coi soldi delle tasse. Riguardo all’utilizzo della parola comunista nessuno è autorizzato a concederne la patente. Mi rappresenta la frase di un operaio, Gianni Marchetto che disse “i comunisti, quando perdono l’idea della rivoluzione, perdono il senso dell’avventura, e i comunisti, quando perdono il senso dell’avventura, diventano gente noiosa e anche pericolosa”. Noi siamo rivoluzionari.

L’iniziativa sul registro delle unioni civili ha fatto parlare di sé: ma perché gay e lesbiche dovrebbero avere gli stessi diritti e doveri delle coppie etero? E se avrai in futuro un figlio gay come ti comporterai?Le unioni civili riguardano le coppie sia eterosessuali che omosessuali oltre che gruppi di persone, pensiamo agli anziani, che decidono di convivere per compagnia, per affetto, per ottimizzare i costi sempre più alti della vita e da questa convivenza vogliono determinare alcuni diritti e alcuni doveri. Le unioni sono basate sull’amore, sulla voglia di costruire insieme il futuro. Ciò vale per le coppie omosessuali come per le coppie etero senza distinzioni. Se avessi un figlio gay o una figlia lesbica? Mi preoccupo di crescere un figlio curioso, intelligente e di dargli tutte le possibilità che mi sono state date a me. Quale che sia il suo orientamento sessuale la mia preoccupazione sarà la sua felicità. Penso che per un genitore questa sia la cosa più importante.

Se non diventi sindaco, magari ti ricicli con Bianco?Lo abbiamo detto dal primo giorno, noi puntiamo a costruire un percorso politico e amministrativo che produca concretamente un diverso modello di sviluppo per la città. Questo percorso è incompatibile tanto con Bianco quanto con Stancanelli. Se ci fosse stata la possibilità di una convergenza l’avremmo trovata prima di presentarci autonomamente alle elezioni: siamo diversi dagli altri.

A proposito, Bianco è veramente il “meno peggio” per chi non vuole la destra al governo?Non credo nella logica dell’alternanza, tuttavia in molti sono convinti che chiunque sia meglio di ciò che c’è stato fino ad ora. Ecco, Bianco è esattamente ciò che c’è stato fino ad ora: lo dimostra fattivamente la sua coalizione, la presenza di 4 vicesindaco delle giunte di centrodestra: per questo non è il menopeggio. Con Bianco rimarrebbe la destra al governo.Quest’estate dove vai al mare? In qualche isola di sinistra?Mi sa che da Sindaco non avrò il tempo per il mare. L’anno scorso sono rimasto a Catania tranne brevi stacchi durante i quali mi sono recato a Marina di Palma, in provincia di Agrigento, dove vive una parte della mia famiglia. Le isole della sinistra sono belle…soprattutto Linosa.

Dimenticavo: ma perchè al processo Rossitto l’area “antisessista e femminista” non vi vede mai? Casualità o opportunismo di provincia di fronte a un personaggio dalle probabili protezioni sociali “sinistre”?Non sono abituato a frequentare i processi. Sono stato tra quelli, appena entrato a Scienze Politiche, a denunciare attraverso il Collettivo e il coraggio di Dominique, ciò che faceva, nel silenzio di molti, Elio Rossitto durante gli esami.Sono certo che non vi sia nessun opportunismo dietro le assenze. Siamo gli unici che accusano il tribunale di essere troppo debole con i forti e troppo arrogante contro i deboli.

Favorevole o contrario a: legalizzazione delle droghe e prostituzione?La legalizzazione del consumo delle droghe leggere è un atto di civiltà e di antimafia che anche l’ONU promuove. La strada del proibizionismo e della repressione ha dimostrato la sua inefficacia come l’equiparazione di droghe leggere e pesanti ha innescato meccanismi perversi nel mercato della droga che hanno portato a un aumento sconsiderato dello spaccio di cocaina. Non si legalizzano le droghe per non colpire le mafie del traffico di sostanze e dello spaccio. Sulla prostituzione non possiamo permetterci di affrontare il fenomeno come problema di moralità o di ordine pubblico. Esiste un traffico di esseri umani che va fermato, come è necessario istituire programmi di recupero per donne e uomini che vogliono uscire dal mondo della prostituzione. Al tempo stesso non può essere lo Stato a intervenire sulla libertà dell’uomo o della donna di scegliere come vivere. Tuttavia negli ultimi tempi la crisi economica morde talmente forte che molte e molti, anche minorenni, scelgono la strada del guadagno “facile” attraverso la vendita del proprio corpo. Tanto sulle droghe quanto sulla mercificazione dei corpi occorrono interventi di prevenzione che passano attraverso scuole, centri ascolto, servizi sociali, attività culturali.

Da grande che farai? Il professore universitario?Innanzi tutto farò lo studente universitario per alcuni mesi. Poi ho sempre sognato di fare l’insegnante della scuola elementare. È lì che puoi davvero metterti al servizio della collettività, cambiando la vita e il futuro di tante e tanti. Nel tempo libero dallo studio e dal lavoro voglio continuare a dare battaglia per un mondo più giusto. 

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Redazione Iene Siciliane

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