Catania “elezioni e mercati”, la denuncia di Salvatore Verzì: “alla fiera o alla pescheria le forze dell’ordine non entrano, non ci sono controlli…”

Pubblicato il 07 Giugno 2013

Dichiarazioni che fanno riflettere da parte di chi ha avuto incarichi di direzione della polizia locale…

eccole:

di iena di strada marco benantiCome sta la legalità sulle strade di Catania? Male, o meglio non pervenuta. Da tempo. Chiediamo lui ad un esperto, Salvatore Verzì, che ha ricoperto vari incarichi dirigenziali nella polizia locale.Come vanno le cose, Verzì?

“E’ un momento di grandi difficoltà, per quanto riguarda il settore in cui ho lavorato per oltre 40 anni. La polizia locale vive grandi difficoltà operative dovute all’amministrazione comunale, soprattutto all’attuale che ha distrutto il corpo di polizia locale di Catania”.

Com’è accaduto?“In questo tipo di strutture è strategica la figura del capo, se manca la struttura collassa. Questa figura è determinante, certo esiste una questione legata ai mezzi e alle risorse, ma le risorse vengono prodotte dalla struttura con gli accertamenti, con la repressione delle infrazioni e altre misure. E invece cosa accade oggi? L’attività del corpo dei vigili è totalmente paralizzata per non disturbare chi viola le regole, in particolare nelle aree mercatali”.Ci spiega meglio?“Alla fiera o alla pescheria non è possibile neanche entrare, non ci sono controlli. Chi vi opera spesso lascia l’immondizia e il comune invece di fare pagare il costo dei servizi a loro lo fa pagare a chi non usufruisce dell’area. E’ un quadro di illegalità quello che mi risulta di vaste dimensioni: mancano le pattuglie, i posteggiatori abusivi imperversano, la circolazione di bici e moto è lasciata all’assenza di regole, con pericoli per chi guida.Che dire poi della sosta selvaggia che è ovunque. E ancora: occupazione abusiva di suolo pubblico diffusa. E quanti locali non rispettano in questo senso le regole. Per non parlare dei cosiddetti ‘paninari’ che, invece, di smontare secondo quanto prevede la legge restano fermi sul posto da anni. Senza mai smontare!Io ricordo che quando ero dirigente dell’Annona feci verbalizzare tante di queste occupazioni abusive di suolo pubblico, ma l’ufficio commercio che doveva emettere le ordinanze di sgombero non le ha mai fatte, il dott Belfiore stava iniziando ma è stato spostato”Che ricordi ha del suo lavoro?“Ma, ricordo un episodio avvenuto all’inizio di novembre del 2009, un fatto per cui fui messo in ferie forzate per poi andare in pensione. Sono stato ritenuto ‘reo’ di avere sequestrato due baracche del ghiaccio installate abusivamente la concessione di una di esse era intestata ad un ergastolano per gravi imputazioni, una persona imparentata con l’allora assessore Agatino ‘Nuccio’ Lombardo, oggi candidato per queste elezioni comunali.Sa cosa accadde? Accadde che il comandante Mangani, fatto rientrare dal corpo su disposizione del direttore generale, mi disse che io non avevo più accesso al comando fino a quando non fossi entrato in pensione. La disposizione arrivava dall’alto, dalla dirigenza e dal sindaco stesso. Attualmente, io non sono come sono finite le indagini su quel sequestro, che fu ovviamente segnalato alla Procura della Repubblica So solo che l’attuale direttore del commercio ha autorizzato una concessione per un furgone al posta della baracca, lasciato là permanentemente”.

Quanto pesano gli abusivi politicamente?“Spostano decine di migliaia di voti e vengono corteggiati dai candidati sindaci. Si calcola in circa 30 mila i voti che spostano. Sono andato alla fiera di recente e ho notato che le forze dell’ordine non entrano nel mercato. Parrebbe che abbiano avuto disposizioni in questo senso. Però devono allontanare i senegalesi, che vengono perseguiti, probabilmente perché non votano.Ricordo che una volta, quando dopo l’incarico alla polizia provinciale, l’attuale sindaco Stancanelli mi disse non voleva più vedere ‘negri in via Etnea’, io dissi che bisognava reprimere l’illegalità, non certo legata al colore della pelle. La verità è che l’attività di repressione e prevenzione è malvista, tutti la vogliono, ma solo a parole”Ci fa un esempio?“Ricordo il mio impegno insieme al corpo della polizia provinciale per sanzionare in funzione di sicurezza l’alta velocità sulla Catania-Gela e altre strade con l’autovelox. Ebbene, ci fu un consigliere provinciale, Filippo Gagliano anche lui candidatosi per queste elezioni, che una volta si presentò in aula con un po’ di multe dicendo che non bisognava pagarle. Che ci avrebbe pensato lui. Bene, le relative cartelle arrivarono a non pochi. E io allora dissi loro: ‘andate da Gagliano a farvele pagare’. “

E questa campagna elettorale conferma questo dato?“Certamente. Ma vorrei sottolineare il problema della sicurezza. Si è tornato a rubare le biciclette. Se ne rubano un centinaio ogni mese, si dà la colpa ai rom, ma anche gli italiani sono passati a questo tipo di attività, ma chi controlla? Catania è una città allo sbando.E poi ancora, sulle strade, non si sanziona il mancato uso del casco, delle cinture, come succedeva quando io ero responsabile del secodo reparto operativo”E in tema di prostituzione?“Insieme alla polizia di Stato facemmo un servizio antiprostituzione, che venne a cessare quando divenne assessore Nello Musumeci. Anche quella volta io fui messo in ferie forzate”.Come vede il futuro?“Sono pessimista, occorre rimettere in sesto il corpo, ha un organico più che dimezzato e quelli che ci sono sono in età avanzata; mentre non si hanno soldi per assumere vigili urbani o altro esigenze del corpo si spendono centinaia di migliaia di euro per gli incarichi dirigenziali, uno parte rinnovato per il 17° anno consecutivo. Ancora: è stata inviata una mail agli uffici in cui si comunica la liquidazione della produttività 2012”.E questa campagna elettorale?“I candidati sono in giro alla ricerca di voti, attività legittima, ma certo andare ad abbracciarsi con i posteggiatori abusivi e magari andare al bar assieme, come ha fatto un candidato uscente e ora ricandidatosi, è un segnale per loro che si può continuare in questa attività fuori legge”.