Catania “emergenza sismico-mediatica” al Tondo Gioeni, Tuccio D’Urso: “vi spiego la vera storia del sottopasso…”


Pubblicato il 25 Agosto 2013

A colloquio con l’ex direttore (nella foto) dell’ufficio per l’emergenza traffico del comune che…di iena sotto il ponte marco benantiIng. D’Urso come giudica quanto fatto dall’amministrazione Bianco al Tondo Gioeni?Troppa fretta cattiva consigliera. Andavano fatte prima le opere viarie (rotatoria ellittica, raccordi stradali etc.) e poi, in una notte, eliminato il ponte.

Il cavalcavia era pericolante?Nella perizia allegata al progetto originale redatta da un docente di strutture della nostra Facoltà di Ingegneria era considerate ad alto rischio, tanto che prendemmo in considerazione di limitarne il traffico. Gli studi successivi non sono a mia conoscenza.

Cosa prevedeva il vecchio progetto del 2003?Al Gioieni confluiscono 4 grandi flussi di traffico: 2 nord-sud e 2 est ovest con complessivi 60.000 veicoli nelle 24 ore.Per smaltire questa mole di traffico,peraltro simile a quella di Ognina, avevo previsto un doppio sistema rotatorio; una ellisse di asse principale 200 metri con centro l’intersezione della circonvallazione e la via Etnea, e una rotatoria esterna a questa con il medesimo centro ma asse di quasi un chilometro costituita dai torna indietro uno davanti la chiesa Nostra Signora di Lourdes e l’altro sotto la Cittadella universitaria.Ad ulteriore supporto del sistema era stato progettato ed appaltato il sottopasso tra la via Caronda e la via GB Grassi.

Perchè cadde la previsione del sottopasso?Ho sentito che il sottopasso interferiva con il canale di cintura. Spero che non sia stato messo nero su bianco perché si offenderebbe la intelligenza dei comuni mortali. Le due opere sono assolutamente indipendenti e comunque il collettore è stato monitorato da una equipe del Gruppo Speleologico catanese, appositamente incaricata dal mio Ufficio, che ha redatto uno studio attento sul tracciato e condizioni del collettore, il cui manufatto, in quel tratto iniziale, è facilmente modificabile.Penso, piuttosto, si sia trattato di problemi economici dovuti alla costo della variante per la realizzazione del muraglione realizzato sotto il Centro di Fisica Nucleare. In pratica i soldi per realizzare il sottopasso sono finiti nella realizzazione del muraglione.

Quale fu il rapporto all’epoca fra l’amministrazione comunale e l’impresa di Tosto?L’Impresa si aggiudicò un regolarissimo appalto pubblico.Come vede adesso in prospettiva l’impatto sul traffico del nuovo Tondo Gioeni?Quando saranno finiti i lavori e saranno corrette alcune inefficienze delle opere realizzate tutto andrà bene; per due mesi, settembre ed ottobre, ci sarà l’inferno.

In generale, a suo avviso in questa vicenda chi ci ha guadagnato?Nel 2003 quando vengo posto alla direzione dell’ Ufficio Speciale per l’Emergenza traffico, la circonvallazione aveva otto semafori a tre o quattro tempi e tre ponti pronti a crollare in caso di sisma. Tutti dicevano che era un problema gravissimo ma nessuno faceva nulla. Sul finire del 2003 erano pronti i progetti, i finanziamenti, le gare e, a febbraio del 2004 iniziammo i lavori su tre lotti. Miracolo della buona politica e della buona amministrazione. Sotto la mia presenza in Comune (Dicembre 2007) sono stati completati i due lotti iniziale e finale, mentre i lavori del lotto centrale erano giunti esattamente dove erano sino a pochi giorni orsono.Quando si lavora bene a guadagnarci è sempre la città e i suoi abitanti. Quando si perde il senso comune ci guadagna qualcuno ma ci perdono i più.

Questa vicenda è soltanto un episodio oppure è inserita nel quadro generale dell’azione della giunta Bianco?Questo era il primo dei punti del mio programma di Sindaco. Devo dire che questa amministrazione lo ha prontamente attuato. Ne restano almeno altri 100 di punti del mio programma; tutti fattibili senza costi, ma con benefici enormi. Buon lavoro!

  


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