Ultimissime sugli ultimi racconti del Palazzo per giustificare un’azione che già non pochi definiscono folle. Un pezzo della circolazione cittadina andrà a regime o a puttane? E tutto questo per caso per pagare una ditta?di iena in moto marco benanti
Oggi, dopo l’ennesimo giro per la città mercenaria, mi sono messo a vedere il tiggì di Antenna Sicilia e cosa sento? A proposito dell’ormai prossimo abbattimento cavalcavia del Tondo Gioeni si paventa la necessità di un sottopasso? Wow! Come ma non si era detto che il comune rischiava economicamente in caso di mancato abbattimento del ponte? Ora viene fuori l’ipotesi “sottopasso”: che certamente non è opera che si potrà fare gratis! Costerà e molto. Anche in termini di tempo. E sopratutto: se la si vuole fare si dovrebbe realizzarla prima della rotatoria che gli “scienziati del traffico” di questa operazione hanno progettato.
Ma, come in un film già visto, a Catania pochi o nessuno parlano: vedremo cosa accadrà quando, a ponte abbattuto, il catanese, magari tornato dalle vacanze, dovrà cambiare abitudini di circolazione. E magari dovrà arrivare da Barriera al centro cittadino. Quanti chilometri in più dovrà fare? Sulla zona insistono 11 linee dell’Amt: che sorte avranno? E il Brt che fine farà? E ancora come si potrà parcheggiare nella zona di via Etnea alta? Le attività economiche dell’area per caso ne risentiranno?
Frattanto, come foto registrano, oggi alle 14, l’area era priva di segnaletica di quanto sta per avvenire. Niente su nulla. Nemmeno un vigile urbano. E dire che fra 48 ore si partirà con questa “operazione” che -ovviamente di nascosto- taluni che lavorano al comune indicano come “folle”. A proposito: i vigili urbani saranno dotati di speciali “corpetti antiaggressione” visto che molto probabilmente saranno i bersagli delle bestemmie (e di altro) degli automobilisti alle prese con un piano viario che è chiaro solo nella mente di Dio (se esiste)? Tutto questo, comunque, va avanti. A tappe forzate: sembra quasi una questione di “vita o di morte”.
E dire che in questa città di questioni “di vita e di morte” non ne mancano, anzi. Ma scelta è stata. Quindi, mercoledì via con le operazioni preliminari sul guardrail, asfalto e altro. Sarà messo, fra l’altro, uno strato di materiale idoneo ad attutire i colpi delle masse che cadranno: ma è vero o non è vero che sotto l’area interessata passano sottoservizi essenziali, ad esempio per luce e telefono?
Comunque, poi sabato s’alzino le trombe: demolizione. A quale “spettacolo mediatico” assisteremo stavolta? Flash pronti per il “sindaco più veloce del West” che fece quello che altri non avevano osato fare?
Un “film” gratis? No probabilmente no, anche perchè il sospetto che viene fuori è che tutta questa operazione sia finalizzata al pagamento di quanto dovuto ad una ditta, quella che ha lavorato alla circonvallazione, la “To.Sa” di Acireale.
Legittimo richiedere il pagamento del dovuto, ma non c’erano soluzioni alternative? Per caso, si potrebbe ipotizzare: si cambia un pezzo della circolazione cittadina per pagare un privato? E perchè con questa fretta e a cavallo delle elezioni?
Sappiamo che nella Catania della “primavera” fare domande è diventato quasi reato, ma purtroppo per chi sta a Palazzo, com’era già accaduto con l’ex sindaco Stancanelli, la dura realtà è che a Catania si può addirittura anche tentare di fare giornalismo. Incredibile a dirsi, sta accadendo anche questo! Emergenza!
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