Coordinamento Provinciale Fratelli d’Italia
Dipartimento Provinciale Legalità, Sicurezza e Immigrazione – Catania
Nella notte fra il 12 e il 13 maggio un turista polacco, che aveva scelto la nostrà citta di Catania come meta di un suo viaggio turistico, è stato aggredito in piena piazza Stesicoro, ovvero a circa 150 metri dalla Questura, da un extracomunitario che, al fine di rapinarlo dell’iPhone, lo ha colpito ripetutamente procurandogli un trauma cranico a causa del quale adesso versa in fin di vita all’ospedale Garibaldi di Nesima.
Il Dipartimento Legalità e Sicurezza di Fratelli d’Italia, di concerto col sindacato di polizia MP, esprime la propria solidarietà e vicinanza, oltre che gli auspici di una provvidenziale inversione dell’infausto quadro clinico, allo sfortunato turista che ha pagato a caro prezzo la sua decisione di includere la nostra città nel suo tour turistico che avrebbe dovuto riservargli momenti di svago, cultura e spensieratezza.
È con l’amarezza di chi sta vedendo confermati nei fatti i propri presagi di degenerazione delle condizioni di sicurezza pubblica nel capoluogo etneo, che il Dipartimento Legalità e Sicurezza di Fratelli d’Italia rievoca l’allarme già lanciato a vuoto, in data 18 marzo u.s., mediante un comunicato in cui venivano menzionati, con criteri random, alcuni episodi di microcriminalità che avevamo assurto ad impietosi e realistici indicatori del livello di degrado raggiunto dalla nostra città, già definità da un recente sondaggio città più pericolosa d’Italia e terza in Europa (posizione, quest’ultima, che a seguito dell’aggressione al turista polacco, verrà verosimilmente rivista al rialzo). Attendibili voci ufficiose indicano nell’improvvisato e abusivo mercatino dell’usato insistente all’interno di San Berillo, realizzato da quando, negli ultimi due anni, si sono interrotti i periodici e salutari pattugliamenti delle forze dell’ordine, una probabile attività di ricettazione e riciclaggio. Si vocifera, a tal proposito, che i ricettatori della zona siano in possesso di sofisticati software mediante i quali inizializzano e rendono intonsi, gli iPhone che vengono ricettati. Esprimiamo, nell’occasione, la nostra solidarietà a tutti quegli operatori della sicurezza di cui monta il senso di frustrazione e il cui malcontento si radica pure nella mancanza di direttive atte a contrastare il fenomeno, diventato annoso, di enclave di extraterritorialità, venutosi a creare in certe aree del centro storico catanese.
Perché non è con chiusure al traffico di tratti di strada attigui alla zona in argomento, così come è stato fatto di recente, che si può sperare di arginare la degenerazione della sicurezza pubblica registratasi a Catania da due anni a questa parte.
Catania, 13 maggio 2023 Il Coord. Provinciale Dipartimento Legalità e Sicurezza
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