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CATANIA FC PROTAGONISTA SUL CAMPO, NONOSTANTE GLI ERRORI DELLA PROPRIETÀ. ED INTANTO A 20 MILIONI LA SOCIETÀ PUÒ ESSERE CEDUTA

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Catania Fc ha oggettivamente trovato una sua quadratura sul campo. Con criterio mister Toscano ha fornito una logica ad una squadra che mostra concetti di gioco coerenti ed una organizzazione complessiva tetragona frammista ad un’intensità non indifferente che fa ben sperare per il prosieguo del torneo. Il protagonismo degli etnei – è probabile – si confermerà verosimilmente nel corso di un campionato, quello di Terza Serie, che resta colmo di insidie e disseminato di trappole di diversa foggia.

Tra le abilità maggiormente evidenziabili da parte di un tecnico che mostra skills atte alle bisogna per una piazza che in C non può trovarsi lontana dalla vetta, c’è senz’altro quella di mascherare le lacune strutturali- un reparto offensivo non in linea con ambizioni di promozione – che il roster indubitabilmente possiede.
Sul campo c’è pertanto da essere soddisfatti e l’ambiente può osservare con ragionevole ottimismo ad una stagione che può dipanarsi con la speranza di conseguire risultati all’altezza.

Il tutto ad onta di una società che persegue nelle sue lacune organizzative.
E per di più dal futuro incerto.
In settimana è piovuta tra capo e collo la penalizzazione per il mancato deposito della garanzia a copertura del 40% della somma eccedente del monte ingaggi: tra capo e collo naturalmente solo per l’informazione mainstream che con la consueta ed appecoronata disinvoltura, aveva tentato di alzare l’usuale cortina fumogena sulle nequizie estive della società rimpinzando siti, giornali e trasmissioni tv di interviste sulla bellezza di Acitrezza, boutades cabarettistiche ed amenità varie. Tutta robaccia a buon mercato – ed avariata- profusa con copia pur di non entrare nel merito delle gravi mancanze agostane ed a beneficio dei sempre meno gonzi che danno credibilità ad una classe giornalistica degna del regime di Kim Jong Un. Invece le cambiali si pagano ed il vicepresidente Grella, che della società è parte integrante sebbene qualcuno voglia dipingerlo come una sorta di don Chisciotte in lotta per la causa, paga lo scotto delle lacune sue e della proprietà che lo ha scelto come ad.

Un importante manager qualche giorno addietro mi ha icasticamente riferito in una conversazione privata : “ Luca, ma le sembra normale che un tizio si tolga i pantaloncini ed in men che non si dica diventi un amministratore delegato ? Occorre studiare per quel lavoro …”. Beh non ha tutti i torti.
Non è la cravatta che fa il dirigente, sennò saremmo buoni tutti.
In ultimo non era stato detto che tutto era stato sanato e non sussistevano rischi di penalizzazioni? E la solerte comunicazione di Catania Fc, che sulla sua pagina social celebra i compleanni persino del magazziniere, non ha saputo fare di meglio dell’anonimo comunicatino vergato ? Senza alcuna scusa rivolta agli sportivi ?

La novità all’orizzonte che ha fatto discutere tra operatori del pallone di alti livelli e mediatori vari è che Catania Fc ha un prezzo di vendita.
Circa 20 milioni di euro.
Per quella cifra Pelligra sarebbe disposto a cedere la società a nuovi acquirenti. La somma in oggetto sarebbe stata riferita proprio ad un rappresentante di alcuni fondi di investimento interessati ad entrare nel mondo italiano del calcio partendo dalla terza serie. 20 milioni sarebbe per l’appunto il prezzo di Catania Fc. E quando ad un bene si pone un prezzo significa che le velleità di chi lo detiene sono chiare.
Dopotutto- e lo si scrive con la consapevolezza testè espressa che sul campo le cose stanno andando più che bene – che intendimenti ad investire nel territorio e programmare a lungo termine non rappresentino peculiarità della proprietà Pelligra è pacifico. Ad onta di una classe politica che dopo aver condotto Ross ed il suo gruppo per mano sulla tolda di comando del calcio a Catania (credete sia un caso che il presidente La Russa e Pelligra siano quasi una coppia di fatto e tubino in tribuna come i due fidanzatini di Peynet ?) oggi si trova di fronte di fronte scenari che cambiano, con una volontà proprietaria che non è quella di restare ancora per molto.
E questo ormai – corifei con microfono in mano, professionisti interessati lesti al salto della quaglia ed editori tremebondi compresi – non è un segreto per nessuno

Saluti realistici.

Luca Allegra.

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Iene Sicule

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