CATANIA FC: TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA?

C’è una Catania a cui va bene tutto.
E che tutto si fa andar bene.
È popolata da una bella fetta di sostenitori del Catania Fc che dinanzi all’annunciata risoluzione del garbuglio fideiussorio che ha caratterizzato questo scorcio d’estate etnea, ha ricollocato Ross Pelligra in piazza Duomo al posto del liotro come da ecumenica fotografia su La Sicilia di oggi. Questa non insignificante pletora di tifosi, incoraggiata dalla solita stampa accomodata, ha gridato in tutti i social dell’orbe terracqueo le sue certezze su una promozione in B da festeggiare in tarda primavera, maledicendo i pochi giornalisti critici – qualcuno anche giovane finalmente- che hanno posto qualche quesito e che al mieloso comunicato dal patron avrebbero preferito una conferenza stampa (magari con più domande e meno sorrisi ed applausi del solito) o vieppiù qualche chiarimento sugli intendimenti di una proprietà che ad oggi appaiono nebulosi.
Piccola premessa : resta alto – così ci ha raccontato una vocina – il rischio di una penalizzazione di un punto per la mancata copertura fideiussoria nei termini federali perentori. Ed è certo il ridimensionamento del budget – di oltre il 50% – che condurrà ad un probabile campionato di transizione.

Alla luce di questo ci appare un po’ pochino il comunicatino populista del neo sposo Ross cui evidentemente hanno spiegato che una significativa porzione degli oltre trecentomila catanesi si accontentano dell’ennesimo “Fozza Catania”, di scuse abborracciate, di non meglio specificati “disguidi” e dell’ennesimo giro di campo con il proprio corteo di dipendenti lautamente remunerati.
A noi i dubbi restano.

Perché questo ritardo ?
Tutte le anime del gruppo Pelligra sono concentrate sul rilancio del calcio cittadino ?
Lo staff dirigenziale è il migliore possibile ? Quanti questuanti aleggiano sulla proprietà ? Perché alcuni sponsor hanno deciso di mollare Catania Fc in questa stagione ?
Si faranno ulteriori valutazioni in vista di una cessione del sodalizio ?

Quesiti, solo quesiti, da porre
Che domandare è lecito. E, quando si parla del rilancio dello sport cittadino, rispondere non è cortesia.
È un obbligo.

Saluti dubbiosi

Luca Allegra.