Catania “festeggiata alla Bianco”: e Librino scompare dalle emergenze cittadine. Chi l’avrebbe mai detto?

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Malgrado caffè, tè e mangiate assortite, tre ore di palle e palle mediatiche, con aggiunta di canzonette e radical chic col portafoglio a destra…di iena assonnata marco benanti

E’ stata una “faticaccia”, che nemmeno quando scaricavamo quintali di roba a Sigonella! Niente, per fortuna, la serata della “festa bianchista”, in piazza Università, per la vittoria delle elezioni è finita. Fra parole al vento, propaganda, canzonette e…depliant del nuovo abbonamento al Calcio Catania. Roba da “panem et circenses” avrebbero detto quelli “intelligenti e di sinistra” se ci fosse stata una serata del genere a marca centrodestra. Invece, è roba di centrosinistra e sinistrume vario. Due palle da trascinarsi, fra un bar e l’altro.

Ad un certo punto, è arrivata l’icona radical chic, Franco Battiato, con le sue banalità, che in bocca sua diventano per gli “intelligenti” roba seria. Due palle, invece….E guarda che facce che festeggiano, ma quelli lì non stavano con Scapagnini? Quelli sul palco, eppure ci ricorda un passato prossimo, mica remoto…

E poi è arrivato lui, Enzo IV White, con le sue solite trovate mediatiche, fra oroscopi e parole ad effetto, col capello al vento stile Little Tony: a proposito ora l’emergenza è la “movida” . L’ “asse” dell’interesse della “nuova” amministrazione è precipitosamente passato al centro? Ma non si era detto -lo avevano detto in tutte le salse- che bisognava “ripartire dalla periferia”, da Librino? Unni? Quannu?

Finite le elezioni, Librino torna al suo “posto naturale” ovvero al “cesso” -senza manutenzione- degli interessi della “classe dirigente” rossazzurra?

Ora c’è la “movida” dove, fra l’altro, opera Elena Malafarina, la figlia del “proconsole” per Catania di Saro Confindustria in Crocetta. Sarà solo una coincidenza, ne siamo sicuri.

Ma non è finita: perchè imperversavano in terra e nei sacchetti della munnizza i depliant della campagna abbonamenti del Calcio Catania: proprio una serata dal sapore sudamericano. Pardon, il Sudamerica si evoca solo quando c’è di mezzo “er puzzone” per antonomasia con i suoi fan: Silvio and company. Il resto è noia. In una città spettrale, che balla sulle minchiate del “nuovo” che avanza.

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Redazione Iene Siciliane

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